giovedì 1 ottobre 2009

La schiacciante egemonia del compagno Franti


scritto da Guia Soncini (e riportata dallo stesso Civati) il 30 settembre 2009

Io trovo così tenero, ma così tenero, che Giuseppe Membrana Civati, trionfante con la mozione bimbibuoni in una sezione lombarda, si trattenga per diciassette minuti dal chiosare come d’abitudine le proprie stesse battute con «Però questa era carina, dai»; così tenera la soddisfazione che non riesce a dissimulare per punchline che gli invidierebbe Billy Crystal quali «La prima volta che ho sentito parlare di “ronde democratiche” pensavo fosse una nuova corrente»; così tenero che, di tutto quel che avrebbe potuto scegliere di sottolineare simulando autostima e autonomia identitaria, voglia invece, in un impeto di senso delle priorità, rimarcare l’unica approvazione di cui gli importa: D’Alema ha sorriso – così tenero il tutto, che non mi viene da incrudelire ricordando quel dialogo finale di Happiness tra Lara Flynn Boyle e Jane Adams, quello in cui una dice una bugia bianca («Non sto ridendo di te, sto ridendo con te») e l’altra la colora di tragedia: «Ma io non sto ridendo.»

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