Bersani, che come detto è prevalso nettamente tra i votanti maturi, intercetta anche il voto dei meno istruiti - le due variabili sono, per ragioni storiche, intrecciate -: la sua prestazione nei segmenti con titoli di studio più elevati è omogenea (53-54%), mentre si avvicina al 60 per cento nei livelli di istruzione bassi.
Franceschini ha - ancora, come già nella distribuzione per fasce d'età - un andamento altalenante, ma è premiato soprattutto dai diplomati (+3% sul risultato generale).
La candidatura di Ignazio Marino, che come visto ha ottenuto i suoi risultati migliori nelle città, nel Centro-Nord e tra gli elettori giovani, riceve il favore soprattutto dei votanti più istruiti: supera il 14 per cento tra chi ha una laurea, mentre raggiunge a fatica il 9% tra chi si è fermato dopo le scuole elementari o medie.
Franceschini ha - ancora, come già nella distribuzione per fasce d'età - un andamento altalenante, ma è premiato soprattutto dai diplomati (+3% sul risultato generale).
La candidatura di Ignazio Marino, che come visto ha ottenuto i suoi risultati migliori nelle città, nel Centro-Nord e tra gli elettori giovani, riceve il favore soprattutto dei votanti più istruiti: supera il 14 per cento tra chi ha una laurea, mentre raggiunge a fatica il 9% tra chi si è fermato dopo le scuole elementari o medie.
L'uomo comune (appunto per dirla con Freud, il gemeine Mann del titolo), ovvero la classe media è il cuore del problema. La borghesia (quella alta) e gli strati piu' bassi della societa', sono corollari (elettoralmente parlando..., ça va sans dire). Piaccia o no, il nostro elettorato è questo.
E questo è il punto.
Liberamente tratto da "Termometro politico"
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