venerdì 2 aprile 2010

Come va?




















Come va? Male, grazie.
Dal Rapporto sull’economia della provincia di Rimini 2009/10 presentato oggi vorrei commentare, magari discutere con qualche lettore, solo due aspetti che mi sembrano centrali e sui quali seppure in maniera diversa ero già intervenuto.
Traggo entrambe gli spunti dalla relazione di Guido Caselli acuto studioso di Unioncamere.
Il primo è questo meraviglioso grafico che fotografa la situazione dell’Italia nella crisi. La posizione del nostro Paese tra i 180 studiati dall’Ocse è l’ultima. Quel punto in basso sulla retta delle ordinate siamo noi. Nessun paese, tranne lo Zimbawe (non è uno scherzo), perde più punti di PIL nel 2008 in confronto al 2000. Insomma è la dimostrazione che da noi la crisi si è sentita poco! Così come sostiene qualcuno….
Sempre il grafico ci dice qual è la situazione rispetto alle previsioni 2009 – 2014, basta spostarsi sulla linea delle ascisse. Non siamo gli ultimi….ma quasi.
Insomma la situazione è difficile, davvero difficile.


















Ma passiamo a noi, ovvero abbandoniamo il Paese e veniamo alla provincia. E qui ci aiuta il secondo grafico.
Come si esce dalla crisi? Tutti rispondono che se ne esce con l’innovazione.
E noi, le nostre imprese, il nostro sistema territoriale innova?
Si in parte si.
Ma se il totale dei contratti a tempo indeterminato è pari al 10,5 del totale di quelli stipulati, rispetto alle altre e più alte quote dell’Emilia Romagna e dell’Italia, voi pensate che ciò avvenga perché si vuole investire di più e meglio sul personale?
Ed è la ricerca del lavoratore migliore che porta ad aumentare la percentuale dei collaboratori a progetto?
Con questa situazione come usciremo dalla crisi?
Se siamo messi così noi, è meglio non pensare al resto del Paese.
Però da oggi riprendono i talk show. Evviva!
Alberto Rossini

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