mercoledì 28 aprile 2010

Avviso ai naviganti. I due "nei" e una proposta aperta a tutti i circoli.

Ieri sera il Circolo di San Giuliano si è riunito. Abbiamo parlato dei congressi che sono alle porte.
L’arco costituzional-generazionale del circolo era al completo da Pietro neoiscritto e liceale a Chiara veterana e neopensionata.

E per sintetizzare le conclusioni a cui siamo giunti, vorrei proprio partire da questi due nei. Inteso sia come qualcosa di nuovo (di una svolta che ci si attende), sia come qualcosa che va perfezionato.

Pietro ha 17 anni e si scusa se non ci capisce sempre, ci invita comunque a esporci senza paura e a innovare, a parlare – innanzitutto – e a parlare chiaro – se possibile. Chiara invece si aspetta (a dire il vero è da un po’ che attende) un’idea in circolo, una cosa del tipo… “uno spettro si aggira per Rimini. Lo spettro della partecipazione”, qualcosa che ridia unità (quella vera), e condivisione (quella che parte dai contenuti).

Allora, primo:
Partiamo da qui. Dalla soluzione di questi due nei, per arrivare nei nostri territori a parole chiare – anche parole nuove -, e farlo con un percorso aperto e condiviso.

Secondo:
Partiamo da noi. Da noi che è un noi diffuso e aperto, plurale e differente come la vita, del resto. Noi circoli, noi cittadini, noi persone per cogliere l’opportunità di questo primo congresso territoriale della provincia e dei comuni e trasformarlo in un’occasione di dialogo e di coinvolgimento con la nostra base e i nostri elettori, per fare del Partito Democratico uno strumento utile e completo innanzitutto nelle mani delle persone, dei cittadini.

Ci vuole l’unità tra di noi e ci vuole l’innovazione. Ci vuole che siamo propositivi: asciugati gli occhi, ci vuole che ripartiamo, non da zero, no, ma da noi.

La nostra alternativa alla disaffezione e alle destre di casa nostra non parte dai nomi e cognomi che spenderemo in quella o in quell’altra competizione elettorale o congressuale, ma dai contenuti che sosterremo per differenziarci, dai metodi di scelta delle persone e di partecipazione che attueremo per coinvolgere la nostra base, anzi per allargarla, dentro e fuori il partito.

Prendiamoci quindi un po’ di tempo e un po’ di spazio per arrivare a parlare chiaro e netto come dice Pietro, guardiamoci in faccia e mettiamo finalmente le nostre idee in circolo e poi fissiamone la sintesi come dice Chiara.
Diamo questo senso ai nostri congressi: capiamo e diamoci le nostre parole chiave e poi diciamole a voce alta.

Perciò vogliamo proporre a breve scadenza - anzi a brevissima scadenza - un incontro aperto, a cui tutti saremo invitati a contribuire. Un contenitore per tutti i contenuti che vengano fissati, filmati, comunicati, metabolizzati e organizzati in una proposta seria nata da noi circoli, cittadini, persone della provincia.
Una proposta seria che parte dal PD (come lo vogliamo, come lo immaginiamo) ma che in definitiva guarda e parla alla nostra comunità avanzando proposte concrete di metodo e di merito che facciano del PD uno strumento sempre più utile, presente, rappacificato e coeso volto al miglioramento della qualità della vita nei nostri territori.

Non prendiamo troppi appuntamenti, quindi. Teniamoci liberi.
A presto. A prestissimo.

Roberto
Coordinatore del Circolo di San Giuliano.


p.s.
a proposito di chiarezza e di parole chiave che dobbiamo darci:
ogni parola non capita oggi è un calcio in culo domani, diceva don Milani.

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