lunedì 30 novembre 2009

A proposito di innovazione


Segnalo questa notizia partendo dal fatto che qualche settimana fa sui nostri quotidiani aveva tenuto banco la polemica sulla mancanza di taxi in occasione di un’importante fiera. Gli albergatori si erano lamentati, i tassisti hanno replicato che è colpa del traffico. Di concedere nuove licenze, nonostante le lenzualate neppure se ne parla. Ma ci sono altre soluzioni, certamente costose, ma di un livello più alto. Hanno a che fare con un modo diverso di immaginare il futuro. Sono un esempio di innovazione, per l’appunto.

Alberto Rossini

Il futuro a Londra è già arrivato. Nell’aeroporto di Heathrow è iniziata la sperimentazione dei primi taxi senza conducente, un modo rivoluzionario di intendere il trasporto che fino a poco tempo fa sembrava esclusivamente frutto della fantasia di qualche cineasta di fantascienza. I veicoli futuristici – come rivela la BBC – trasporteranno i passeggeri dal parcheggio dell’area business al Terminal Cinque (15 milioni di passeggeri l’anno) in meno di cinque minuti. Le vetture senza conducente sono nate da un’idea del professor Martin Lowson da Bristol, che ha sviluppato e studiato il sistema per 15 anni. Pensati per accelerare i tempi di trasporto e come soluzione futura al congestionamento dei centri urbani, i taxi del futuro potranno trasportare fino a quattro passeggeri, bagagli inclusi, e raggiungere una velocità di 40 chilometri orari. I mezzi si muovono su una monorotaia ed utilizzano una serie di sensori di posizione e un controllo centrale computerizzato. La propulsione è elettrica. Il modello in funzione si chiama Ultra. Per saperne di più: http://www.youtube.com/watch?v=7PyUQuWmt2M&feature=player_embedded

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