sabato 7 novembre 2009

Lui avrebbe obbedito alla direttiva europea


La più grande dimostrazione della consapevolezza che un simbolo religioso nelle aule delle scuole pubbliche è una contraddizione lampante e ingiustificata, sta nel fatto che anche i suoi più accaniti difensori ricorrono all’argomento “non è solo un simbolo religioso ma rappresenta la nostra cultura”. Tesi su cui non si può dissentire, né io dissento. La correggo magari in “rappresenta un pezzo importante della nostra cultura”.Ma è anche una tesi irrilevante ai fini del dibattito. Basti dire che la nostra cultura conosce altri pezzi e altri simboli che evidentemente non sono rappresentati nelle aule scolastiche. E soprattutto che non si capisce il nesso logico. Non sono sospettabile di diffidenza per quell’uomo in croce – ho scritto altre volte che ritengo i suoi insegnamenti l’ideologia migliore e più solida mai partorita sulla terra – ma a che serve esporlo nelle aule delle scuole, quando poi uscite da quelle scuole e cosa ne avete imparato? Le crociate, non le ha inventate lui. Lui avrebbe obbedito alla direttiva europea.

Da Wittgenstein

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