La crisi che da svariati mesi grava su tutto il mondo occidentale ha una sua specificamente ovvia declinazione in Italia. Ovvero tutta la galassia dei cosiddetti contratti atipici.
Io una cosa davvero non l'ho capita.
Coloro i quali lavorano con i contratti di cui sopra, occupano posti che non ci sarebbero se non, appunto, con tali contratti (nel qual caso ben vengano i contratti atipici) oppure occupano posti che ci sarebbero comunque, ma che, grazie alla legislazione che lo consente, vengono opportunisticamente (dalle aziende) regolati come atipici e non trasformati in tempo indetrminato?
Probabilmente la verita' sta nel mezzo. Ci sono casi di un tipo e casi dell'altro. Uno studio, un rapporto, una convegno... cosi', giusto per avere una idea precisa sul momento aiuterebbe molto.
Ecco, a me piacerebbe leggere una disamina, magari di associazioni di categoria o di sindacati sull'argomento. Da Ichino a Boeri (volendo ci si poterbbe mettere anche Tremonti, ma non siamo cosi' ingenui...) l'argomento 'garanzie sul lavoro' sta tornando in discussione.
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