domenica 1 novembre 2009

Mala tempora currunt


Guia Soncini è autrice (piuttosto controversa), tra le tante altre cose, di un blog da cui recentemente abbiamo attinto. Riportiamo un suo post davvero specchio dei luoghi comuni e delle rozzezze con cui ognuno di noi puo' scontrarsi andando semplicemente a una cena (con amici, si suppone) e si discute di attualita'. Ad esempio del caso-Marrazzo,.
Oggi è stata una giornata piuttosto strepitosa, fatta in ordine del tutto casuale di: biancottini, pied-de-poule, commessi deliziosamente servili, zuppe di cipolle e porcini, michette, prove di tempismo di stìvgiòbs da stendigovescion col fischio, padrone di casa che vogliono dar soldi loro a me, oggetti smarriti ritrovati quando non ci si sperava più, altre michette, mezza stagione soleggiata, frange che improvvisamente stanno come si deve, proposte che non si vogliono rifiutare.A metà della giornata perfetta, ho letto il più inarrivabile articolo di sempre. Ho pensato che avrei dovuto commentarlo. Però, davvero. I canali tematici. Primum vivere. I punti esclamativi. La cura dell’anima. Le poche auto. La memoria amplificata. L’odierna dannazione. La contrizione esasperata. S’ingrossa come un torrente. Irrorare di insulti la missiva. Gli atti impuri. Il maglione. Davvero: cosa si poteva mai aggiungere? Forse giusto offrire una birra a Caporale (l'autore dell'articolo a cui si riferisce, n.d.r.), sedersi da qualche parte e chiedergli quando abbia cominciato, e se pensi di poter smettere, ci dev’essere un gruppo di prosaliricisti anonimi, da qualche parte, vieni, Antone’, ti ci accompagno. Poi, mentre delle lombate soffriggevano e io scrivevo una rubrica su analogie e differenze tra Carmelita e Natalì, qualcuno dei commensali ha raccontato un dettaglio retroscenista della vicenda. Non importa quale fosse. Importa solo che il racconto si concludeva con la frase che voglio conservare a memoria di un paese, di un pianeta, di un Geist (spirito n.d.r.), ma soprattutto di uno Zeit (tempo, n.d.r.): «Me l’ha detto il mio amico, che è il veterinario delle trans.»
Giusto per dire una cosa sul caso: fatto salvo che, ovviamente, ognuno e' liberissimo di andare con un trans o con chi gli pare e cio' non dovrebbe avere la benche' minima relazione con il ruolo politico che si ricopre, ma le regole del gioco le conosciamo tutti. Ad esempio, io in via Gradoli non ci andrei neanche a prendere il caffe', figuriamoci a un incontro hard clandestino! Certe ingeniuta' proprio non me le spiego. A maggior ragione non me le spiego in forza del Berlusconi di oggi, della sua determinazione "ad andare fino in fondo", della sua "macchina del fango" messa in moto con i suoi quotidiani e i suoi giornali scandalistici (come sta paurosamente emergendo in queste ore). Piu' di qualcuno avra' senz'altro letto"American tabloid" di Ellroy...

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