domenica 14 giugno 2009

Veltroni: "Bisogna rafforzare, non sfasciare. Pronta una nuova classe dirigente"


I leader politici motivatori sono quelli che creano grandi aspettative, che fanno sembrare tutto a portata di mano, che prospettano il raggiungimento di obiettivi ambiziosi e difficili, infondendo speranza e fiducia. Sono quelli che guardano lontano e infatti sono gli unici che, ogni tanto, ci arrivano. I leader politici demotivatori sono quelli il cui primo obiettivo è abbassare le aspettative, disegnare scenari tristi e deprimenti, prospettare tragedie apocalittiche così che le sconfitte sembrino vittorie, e tutto venga lasciato così com’è. Sono quelli che ridimensionano gli obiettivi, per poi non raggiungerli comunque. Ci possono essere due chiavi di lettura per parlare del risultato del Pd a queste europee. La prima di queste chiavi è quella basata sulle aspettative della vigilia, tra previsioni di un Pdl oltre il 40% e di un Pd molto lontano dall’asticella del 27%. Con delle aspettative così tragiche e un obiettivo posizionato sei punti sotto il risultato delle ultime politiche, i risultati reali sono stati percepiti come buoni, soddisfacenti abbastanza da far pensare di averla scampata bella e darsi una pacca sulla spalla. Peccato che non sia così. La seconda e più efficace chiave di lettura, infatti, è quella basata sui numeri. Sul confronto dei dati con quelli delle precedenti elezioni, sul rapporto tra voti espressi e preferenze, sul risultato nelle diverse circoscrizioni. Se ne traggono ben altre conclusioni.

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