martedì 16 giugno 2009

Il fattore personale


“Se è ancora capace di imparare una lezione – e il sorpasso della destra in tutta Europa gliene ha data una – la sinistra dovrà interrogarsi sulla sua sconfitta, sulle cause profonde dell’indifferenza con cui viene abbandonata dai suoi naturali sostenitori: i poveri, i bisognosi, ma anche i sognatori. Non è possibile votare a sinistra se la sinistra ha smesso di esistere. Il paradosso è che alla guida di un paese che per moltissimo tempo è stato imperialista e conservatore oggi c’è Barack Obama. E una politica che cerca a malapena di salvare le ragioni di un capitalismo senza regole e pronto a divorare se stesso ci sembra quasi la realizzazione di un sogno di sinistra. Scommetto che molti progressisti, socialisti, comunisti, si chiedono: ‘E se Obama fosse il leader del mio partito?’. Forse è quella che chiamiamo l’ironia della storia. O forse, semplicemente, è l’importanza del fattore personale”.

José Saramago, editoriale di Internazionale.

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