lunedì 22 giugno 2009

Franceschiniani vs Bersaniani



Non si riesce neanche a scriverlo, dalla quantità di sc e di enne e di acca. Del resto già si sa, l’importante è complicare. Meglio, complicare semplificando al massimo: l’un contro l’altro armato, in barba alla domanda di cambiamento che va girando da mesi. Stiamo semplificando anche qui, ovvio. Ma – visto che parlare di scenari è d’obbligo (lo dicevamo qui) – è lecito pensare che al momento sia questo quello che si aprirà al prossimo attesissimo congresso democratico, evento dell’autunno/inverno 2009, collezione “nuovo leader”. Si leggono i nomi dei padrini che sostengono i due sfidanti. Veltroni: di qua. D’Alema: di là. Letta: di qua. Ah no, di là anche lui. Spunta il nome di una giovane stylist (tale Debora, la prima differenza è che non ha l’acca), schiacciata tra le grandi firme. Si sente dire che ci sarà una sfilata al Lingotto, molto presto, da cui ci si aspetta grandi cose. L’impressione è però che il trend sia quello di sempre. E dire che un anno fa si doveva cambiare il mondo. E invece il mondo… (Per completare la frase, rivedere C’eravamo tanto amati, foto sopra. Sopra sopra, dove Gassman, Manfredi e Satta Flores brindano a un’Italia che non ci sarà mai).


Mattia Carzaniga

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