martedì 9 febbraio 2010

A passo d’uomo


di Alberto Rossini

Ben venga l’iniziativa organizzata dal Circolo PD Tre Martiri-Centro storico “O le auto o lui”, eppure non posso far a meno di notare, e vi chiedo scusa, che in realtà non dovremmo limitarci al Duomo. Si perché in Italia, ma Rimini primeggia, ormai siamo arrivati al punto in cui si deve dire “o le auto o noi”. E’ proprio così le auto non ci stanno proprio più da nessuna parte. I veicoli a Rimini sono 843 ogni 1.000 abitanti, una media più alta di quella nazionale. In totale sono oltre 240.000, a cui vanno aggiunti i famosi cinquantini, veloci, scattanti ma particolarmente inquinanti perché quasi tutti a due tempi.
Così non è il Duomo ad essere a rischio e invaso, ma tutto il centro storico, la zona mare d’estate e ogni angolo della città. Senza auto non si può stare ma con le auto non si può vivere.
Se anche le auto fossero tutte a metano o elettriche (ma questo comunque creerebbe inquinamento da un'altra parte) il problema non sarebbe risolto. Poiché è ormai lo spazio che manca.
A Roma, a Milano come a Rimini.
Decidere che città vogliamo per il futuro è anche ragionare di questo. Lo so che gli organizzatore dell’incontro lo sanno, ma lo sottolineo perché ormai, ripeto, non è più questione di isole pedonali, ma di vivibilità.
Quando si discute dei posti di lavoro della Fiat, e concludo, anche di questo dovremmo tenere conto.
Insomma vorrei potere camminare in centro e non solo, a passo d’uomo.

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