mercoledì 17 marzo 2010

Intervento di Roberto Maldini



Domenica scorsa e ieri sono comparso nelle cronache cittadine in 2 articoli sugli incarichi e siccome si mette in gioco la mia professionalità e la mia moralità,
è opportuno mettere i puntini sulle i.

Cercherò di essere il più sintetico possibile, come la natura del blog impone.

Per prima cosa:
Ho svolto e svolgo il mio incarico di tipo professionale a supporto delle attività che fanno capo alla Segreteria del Presidente della IV Commissione Assembleare, nell’ambito delle competenze professionali che mi sono proprie, e cioè quelle che fanno parte del mio percorso di studi, sono laureato in Scienze della Comunicazione con successivo Master alla RAI con borsa di studio per merito,
e quelle che fanno parte del mio percorso professionale da quando lavoro – ritengo con competenza e capacità - prima a Milano e dal 2003 a Rimini.

Per secondo:
Nell’ambito di questo incarico il mio ruolo di supporto è stato svolto intervenendo sull’impostazione della comunicazione, sulla definizione delle modalità più efficaci nel comunicare temi e risultati in una fase importante di un ente – e dunque anche di una presidenza di commissione - che è quella di fine legislatura.
Ed ora – per completezza - a conclusione del mio incarico che terminerà il 31 Marzo, sto ultimando la presentazione multimediale che illustra in sintesi le linee dell’attività di commissione, uno strumento di divulgazione sul funzionamento e le competenze relative alle “Politiche per la Salute e Politiche Sociali”.

Gestire e indirizzare la comunicazione come sviluppare prodotti di comunicazione è il mio lavoro, è la mia professione che svolgo da sempre per committenze private e pubbliche, molto prima del mio impegno politico.

Terzo: vengo al dato politico.
Nelle stesse cronache il mio nome viene associato in modo costante al mio essere stato referente di mozione (Marino) nella fase congressuale del PD. E’ un’etichetta che – come, forse, comprendo – serve a esemplificare e a inquadrare una persona poco nota. Ma che, a mesi dal congresso e dallo scioglimento della mozione, devo rifiutare.
Dalla sera stessa del 25 ottobre scorso – come sempre ho sostenuto durante la campagna congressuale -, mi sono spogliato della parte, come giusto che fosse, così come la mozione si è sciolta.
Tutto ciò ha avuto per me un valore di coerenza e di rispetto nei confronti di un PD fatto di persone e non di correnti. Questo lo voglio ribadire ancora una volta e di nuovo con forza, perché da quel 25 ottobre scorso Roberto Maldini non rappresenta alcuna area o corrente o anima di partito. Men che meno nella fase di selezione delle candidature che si è svolta secondo il regolamento regionale* e non secondo l’accordo o l’impallinamento tra correnti o la compravendita di possibili avversari interni.

Il mio incarico è professionale e mette in atto proprio quel principio del merito e della competenza per cui mi sono sempre battuto: altre logiche "prima" e "dopo" l'incarico non mi appartengono, anzi sono le stesse logiche che fintantochè starò nel PD - e grazie al PD - non cesserò mai di contrastare.

Roberto Maldini


* ovvero: indicazione della direzione su proposta della segreteria del candidato uscente Roberto Piva e dei criteri di definizione delle altre 2, quindi consultazioni dei circoli, quindi investitura delle candidature. Questo il metodo che ha individuato i tre candidati Piva, Ciaroni, Rossi.

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