martedì 8 dicembre 2009

Fare l’opposizione

Spulciando i commenti dei blog a proposito del no B-Day.
Dopo aver spiegato a l’Infedele che lei come presidente del Pd al No-B day proprio non ci poteva andare, e che andarci voleva dire “mettere il cappello” sull’evento, Rosy Bindi ha cambiato idea al fotofinish e ha deciso di venire in piazza San Giovanni.
Buona notizia, per carità – ma rende l’idea della confusione mentale in cui è caduto il Pd da quando qualcuno ha iniziato a svolgere al meglio il suo lavoro, cioè quello di fare l’opposizione.
Come
scrive Civati, «la manifestazione è il 5, e noi siamo riusciti a discutere della nostra partecipazione fino al 4 alle 24».

In risposta a questo, quanto segue.

In realtà la Rosy si disse entusiasta della manifestazione ed aveva dato la sua adesione (pure questa entusiasta), non ricordo se dalla Bignardi, da Santoro o a Ballarò, ma lo disse in video, davanti a tutti, se servisse si può cercare su youtube. Quindi bisognerebbe capire chi le ha fatto pressione, nel breve intermezzo di giorni, perchè le sorgessero dubbi. Adesso che anche la Melandri (come molti altri) hanno aderito (senza problemi e senza clamori) ha fatto la giravolta. Se questo è il biglietto da visita di Bersani, andiamo peggio, non male.
Se domattina si andasse al voto il pd, tra i vari partiti sarebbe quello che prenderebbe la sberla peggiore, perchè le due destre si spartirebbero i loro voti (con una destra che piglierebbe il sopravvento sull’altra), Casini e la rinata balena crescerebbero (poco, ma crescerebbero) e Tonino farebbe il pienone della diaspora comunista. Quindi sarebbe bene che qualcuno che ci chiappa ci parli a sto ragazzo, magari alla bocciofila, ma ci parli.

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