martedì 15 dicembre 2009

A me piaceva


RaiDue spegne "L'era glaciale" e accende (dal 15 gennaio) "L'ultima parola", 90 minuti di approfondimento politico, in cui il vicedirettore di rete Gianluigi Paragone cercherà di bilanciare l'informazione tv "di sinistra". L'Era glaciale portava a RaiDue oltre il 10% di share, ma l'azienda lo accantona per giocare l'azzardo di Paragone, che con Malpensa, Italia già deluse per deficit di audience, con conseguente chiusura anticipata del format. Chi vuole l'epurazione della conduttrice dell'Era glaciale? "Io non sono né un censore né un epuratore. Non ce l'ho con la Bignardi, per me lei può tornare a aprile con dieci nuove puntate della sua trasmissione, salvo che qualcuno sopra di me non decida diversamente", precisa il direttore di rete, Massimo Liofredi, ammettendo però di aver "fatto una lettera per una variante sul contratto della Bignardi: lei aveva dieci prime serate, io le ho trasformate in dieci seconde serate, anche per proteggerla. Io credo nel suo lavoro, ma penso che nella seconda serata potesse dare il meglio". Del "caso Bignardi" si starebbe occupando il direttore generale, Mauro Masi: per la giornalista, che ha un contratto fino al 2011, si parla di una transazione. Daria Bignardi preferisce non commentare. Ma dal suo entourage si intuisce la delusione. Da gennaio la giornalista avrebbe dovuto cominciare un nuovo ciclo in prima serata del suo fortunato talk show (13 puntate previste), invece il contratto è stato disatteso. Endemol, che detiene i diritti del fortunato talk non avrebbe affatto gradito. La conferma che L'era glaciale non fosse amato dai vertici Rai si è avuta lo scorso venerdì 4 dicembre. Vista la registrazione del programma, in cui Morgan scherzava sugli ascolti di X Factor ("Se va male la colpa è degli uomini di Berlusconi in Rai") e Fiorella Mannoia che diceva la sua sul "No B-Day", uno zelante dirigente di RaiDue avrebbe pensato che (nell'impossibilità di censurare le battute incriminate) la soluzione ideale era quella di far slittare il talk show (previsto alle 23.05) verso la mezzanotte. I fan dell'Era glaciale quella sera hanno dovuto vedere 50 minuti di cartoni animati prima del talk. Qualcuno vuole punire Daria Bignardi? Antonio Marano, vicedirettore generale Rai, spera di no. "Per far venire Daria in Rai (da La 7) io la corteggiai per due anni e l'ho pagata pure bene. La Bignardi è una professionista amata dal pubblico (fa anche il 12-13% di share), l'azienda onorerà il suo contratto", garantisce Marano, ex direttore di RaiDue, evitando accuratamente di nominare il suo successore, Massimo Liofredi.

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