domenica 8 febbraio 2009

ESSERE DEMOCRATICI SEMPRE IN ALLARME


“Il cammino della democrazia non è un cammino facile. Per questo bisogna essere continuamente vigilanti, non rassegnarsi al peggio, ma neppure abbandonarsi ad una tranquilla fiducia nelle sorti fatalmente progressive dell’umanità… La differenza tra la mia generazione e quella dei nostri padri è che loro erano democratici ottimisti. Noi siamo, dobbiamo essere, democratici sempre in allarme”.

Norberto Bobbio

Belusconi minaccia l'equilibrio costituzionale tra i poteri repubblicani, ha preteso di annullare - con un decreto legge dell'esecutivo - una sentenza inappellabile della magistratura, non essendoci riuscito grazie a Napolitano, ora definisce la Costituzione Italiana "Filosovietica" e la vuole cambiare, con l'appoggio ingerente del Vaticano che ricorda al Colle: "Ci ha deluso".
Il Presidente della Repubblica è sfidato apertamente e senza precedenti e così la nostra costituzione.

E in tutto ciò nel PD c'è chi già si prepara, si può supporre solo per logiche correntizie e di convenienza personale (come Paola Binetti e Guglielmo Vaccaro), a votare a favore del disegno di legge di B. prestando di fatto il fianco a tutte le ingerenze Vaticane e alle azioni spregiudicate del governo.

A questi democratici ricordiamo le parole di Bobbio: Noi siamo, dobbiamo essere, democratici sempre in allarme. Altrimenti si è un'altra cosa. E' importante che il PD faccia chiarezza e pretenda una linea chiara. Il non aver votato con un si o un no netto la posizione del PD in merito al Testamento Biologico è stato un errore che oggi si paga. La teoria dell'atteggiameno prevalente oggi indebolisce il PD: e un PD debole oggi è più minaccioso del più minaccioso Berlusconismo.

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