domenica 15 febbraio 2009

EPPUR SI MUOVE...


Si vede e si sente. Dove si apre uno spazio politico o sociale che sia, la parte più attiva e attenta di questa società (ancorchè mediaticamente ancora poco visibile) ha tutte le intenzioni di provarci.
Famiglia Cristiana ha titolato:

· "Politici incoerenti tra caso Eluana e provvedimenti su sicurezza".
· "La tutela della vita va assunta nella sua interezza".
· "Anche i cattolici si sono distinti per l'incoerenza morale tra i banchi del parlamento. La dottrina della chiesa non è un supermercato dove attingere quel che più aggrada".

Come dire: le “gente” non è stupida, cari padroni-del-vapore. Giocare a fare gli ultras cattolici solo per garantirsi l’appoggio di Santa Romana Chiesa è un gioco al massacro.
Le scelte dettate da un neo-guelfismo di mera matrice elettorale hanno un valore in un quadro di rigore etico, morale e religioso (sebbene lo stato resti laico).
Ce lo vedete, in gran parte di questa maggioranza, il ”quadro etico-morale-religioso”?
No, e non ce lo vede tanto meno la gran parte dei cattolici italiani.
A questa gran parte di cattolici italiani dà voce Famiglia Cristiana quando parla di “incoerenza morale”.

E il parallelo con quanto sta avvenendo in questi mesi nel PD non sorprende. Le primarie (laddove si sono tenute…) hanno dato voce al popolo del PD che non ha mancato di sconfessare le linee imposte dall’alto.
Da un lato, ha dato la consapevolezza a iscritti ed elettori che la partecipazione è lo strumento per il conseguimento di risultati tangibili (la vittoria del candidato) e dall’altro ha messo i dirigenti meno attenti di fronte alla forza territoriale dei Circoli (spesso protagonisti nel sostegno ai candidati outsider).

Così come c'è ”la chiesa dei vescovi negazionisti, dei preti pedofili, dei papi interventisti, ma c'è anche quella di sant'Egidio, di don Milani, dei missionari comboniani, di Padre Alberto Maggi, delle parrocchie di Rozzano e dei preti che sfidano la mafia”, c'è un PD fatto di capi corrente di antico sentire, ma c'è anche un PD fatto di persone che vogliono vedere realizzarsi un’idea di politica nuova e diversa: nuova nei meriti (diritti e valori) e diversa nei metodi (partecipazione e rispetto).

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