Ciao a tutti,
non ricordo se ve ne ho mai parlato. non penso. Da più di un anno collaboro per conto della Uildm (associazione distrofici) ad un progetto sulle barriere architettoniche finanziato tramite Volontarimini. Siamo diverse associazioni; abbiamo coinvolto una quarantina di studenti delle V dei Geometri e un giornalista-scrittore di nome Franco Bomprezzi. Lui è un tipo interessante: giornalista e scrittore oggi freelance. scrive su diverse rubriche (affaritaliani.it, vita.blog, ecc.) e ha pubblicato due libri: "la contea dei ruotanti" e "io sono cosi". ha una malattia: fin da piccolo aveva le ossa fragili. vive sulla sedia a rotelle.
io mi occupo dell'incontro che si terrà con franco venerdi 13 febbraio ore 17 sala archi piazza cavour (lo stesso giorno della cena di autofinanziamento). durante l'incontro vorrei approfondire il seguente concetto: gli italiani in carrozzina amano il loro paese, anche se spesso si trovano di fronte a ingiustizie che la Costituzione dice di rimuovere. con questo incontro vorremmo mettere in evidenza la distanza che c'è tra l'Italia e la maggior parte dei Paesi europei in fatto di accessibilità/emancipazione. forse faremo vedere la parte della puntata di Report, quella dove c'era franco e un'altro ragazzo in carrozzina(tedesco) che "fanno a gara" da milano e monaco a chi arriva per primo sul treno. monaco sembra un'oasi felice, milano il terzo mondo. Parleremo poi del “caso” Calatrava. Un architetto, di fama internazionale, che realizza nel 2008 a Venezia un ponte che è già diventato simbolo dell'Italia che produce barriere e stigmatizza i disabili. Un Sindaco (Cacciari) che, anzichè riflettere sul perché le persone in carrozzina insistano tanto per avere eguali diritti, se la prende con loro. Un settimanale diocesano (“Gente veneta”) che si schiera contro i disabili mostrando notevole insofferenza verso chi cerca solo di difendere il rispetto delle leggi, arrivando a scrivere: “una manifestazione di handicappati, o una bordata di fischi da persone in carozzella è oggi l’unico tipo di evento di fronte al quale nessun prefetto, nessun questore e nessun capo dei vigili si sentirebbe di intervenire”. della serie non possiamo picchiarvi ma ne avremmo tanta voglia...Parleremo anche di quanto sia ancora frequente oggi usare i disabili come esempio negativo. Il caso dell'allenatore della squadra di serie A (Delio Rossi) che per difendersi dalle critiche non trova di meglio che deridere i disabili (in questo caso una squadra di calcio composta da mutilati) dicendo: “Mica abbiamo perso con i mutilatini di don Gnocchi”. L'ultimo episodio di una lunga serie. Penso sarebbe bello proiettare anche il corto che vede impegnato franco bompezzi con Valeria Golino “soli cinque minuti”. se vi capita andatelo a vedere su youtube
Spero veniate in tanti perchè potrebbe essere interessante per il nostro circolo entrare in contatto con questa realtà
Allora ricordatevi venerdi 13 febbraio ore 17 sala archi piazza cavour "Italia, paese poco gentile con i disabili".
Fabio
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