domenica 1 febbraio 2009

"CONTRO LA DEONTOLOGIA, LA PIETAS E L'INTERESSE DELLA COLLETTIVITA'"














MARINO ADERISCE ALL'APPELLO PER IL DIVIETO DI SEGNALAZIONE in vista della discussione sull'emendamento del Governo al "pacchetto sicurezza", volto a cancellare il divieto di segnalazione dei migranti irregolari alle autorità da parte dei sanitari

dalle parole di Ignazio Marino:


"Oltre a non incidere sul fenomeno dell'immigrazione clandestina, costringerci alla delazione ha tre fondamentali ricadute: sui medici, perché stravolge il giuramento d'Ippocrate e impone loro di derogare al principio di umanità che anima chi svolge con coscienza questa professione; sui migranti irregolari, perché li costringe a cercare percorsi di cura anch'essi irregolari oppure li porta a non curarsi affatto; sulla collettività, perché va da sé che se si è portati a trascurare malattie contagiose come la tubercolosi, l'epidemia non può che dilagare, con gli immaginabili enormi costi sociali ed economici".

"Quando mi sono iscritto a Medicina - conclude Marino - pensavo ad una professione che potesse aiutare gli altri nel momento della sofferenza. Non avrei mai creduto che tra i miei compiti ci potesse essere anche quello di fare il delatore".

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