sabato 26 giugno 2010

Spegni la TV


"Spegni la tv", l'appello via webE quest'anno c'è lo sconto nei musei

L'undicesima edizione della protesta, il 26 e 27 giugno, conta 200mila adesioni su Facebook. La novità: ingressi agevolati a mostre, cinema e teatri. Per alzarsi dalla poltrona e reagire ai palinsesti ormai al palo.

L'invito è sempre quello: "Spegni la tv", ma quest'anno arriva ancora più forte dalla Rete. Ad annunciarlo è Sciopero.tv 1, che ormai da dieci anni lancia l'appello via web perché i telespettatori decidano, almeno per due giorni, di lasciare il telecomando sul tavolo. Quest'anno l'appuntamento è per il 26 e 27 giugno, un weekend di digiuno televisivo per protestare, ancora una volta, contro l'impoverimento dei palinsesti. Un evento rivolto agli scontenti del piccolo schermo che per due giorni potranno abbandonare il divanoper dedicarsi ad altre attività più salutari, sportive o intellettuali che siano. A chi preferisce queste ultime è dedicata una serie di sconti e agevolazioni per godersi la città tra musei, teatri, circoli culturali e negozi che aderiscono al progetto."Cambia programma, esci di casa". Per rispondere all'appello basta consultare le iniziative 2 in Italia sul sito dedicato all'evento, che per ora annovera Roma, Milano, Napoli, Ravenna, Palermo e Verona. Già solo nella capitale le agevolazioni sui prezzi coinvolgono diversi musei, dai Capitolini (ingresso ridotto) al Mercato di Traiano, dall'Ara Pacis al Macro, dal Museo di Roma in Trastevere al Planetario. L'offerta milanese punta anche su visite guidate (è il caso dell'Aquario
Civico) nonché su un intrattenimento alternativo a quello della tv: a cominciare dall'entrata ridotta per assistere allo Zelig Cabaret, cui si aggiungono le proiezioni del Museo del Cinema e gli spettacoli del Teatro Cinque.Tantissime adesioni. L'edizione 2010 dello "sciopero dei telespettatori" parte già forte di oltre 200.000 adesioni via Facebook, dove l'iniziativa ha visto la partecipazione di telespettatori si sono aggiunti musicisti, intellettuali, giornalisti, scrittori. "Spegnere la tv è l'unico modo che abbiamo per protestare", spiegano gli organizzatori di esterni.tv 3 sulla pagina del social network e aggiungono: - "Proponiamo di uscire all'aperto con la propria famiglia o i propri amici, sfruttando i parchi, le piste ciclabili, gli spazi pubblici e culturali". Come ogni anno, lo scopo è quello di far cadere gli ascolti per rivendicare "programmi di qualità, di approfondimento vero, imparziali e privi di volgarità". Per rendersi conto una volta ancora che con meno tv si vive meglio.

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