lunedì 7 giugno 2010

Chissa' se ce ne sono anche a Rimini


«Oggi nel Pd ce ne sono a bizzeffe» dice Renzo Bardelli, ex sindaco comunista di Pistoia. Massoni e democratici: la discussione nel partito è molto accesa, la questione è spinosa e toccherà alla commissione di garanzia, convocata per lunedì prossimo, dirimere una buona volta per tutte la matassa sulla compatibilità tra l’iscrizione al partito e alla massoneria. A riportare al centro dell’attenzione questo argomento è stato il caso di Guido Maria Destri, assessore al Bilancio di Scarlino, comune della Maremma grossetana, al centro delle polemiche per essere stato fotografato durante una riunione massonica. Un altro caso di un assessore Pd affiliato alla massoneria era scoppiato ad Ancona, con le dimissioni di Ezio Gabrieli, dopo aver dichiarato la sua appartenenza al Grande Oriente d’Italia. Sono bastate queste due vicende per dare fiato alle polemiche dentro il Pd. Nel frattempo il capogruppo in Provincia di Macerata chiede ai vertici democratici di pronunciarsi sulla compatibilità della massoneria nel partito, gli ex popolari insistono sul divieto esplicito di appartenere al Pd e alle logge. Questi nuovi casi hanno di fatto riacceso il confronto nel partito, in prima fila anti-massonica due esponenti di spicco dell’area cattolica come Pierluigi Castagnetti e Beppe Fioroni. Ma davvero sarebbe cospicua la pattuglia di democratici dentro la massoneria? «Penso che in un paese democratico sia la cosa più normale del mondo, presumo, noi però non facciamo censimenti» commenta Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia «a noi interessa che i fratelli, siano essi di destra che di sinistra, rispettino i principi della libertà e uguaglianza e che pratichino la filosofia del dialogo». Chi non pensa che sia poi tanto normale è il sindaco di Scarlino Maurizio Bizzarri, anche lui del Pd, specie dopo che ha scoperto di avere in giunta un assessore affiliato alla loggia Nicola Guerazzi di Massa Marittima. Anzi, ex associato: proprio ieri Guido Maria Destri ha fatto recapitare sulla scrivania del sindaco Bizzarri una lettera di dimissioni dalla massoneria, con tanto di timbro del segretario della sua loggia. Ma se questa è una vicenda chiusa, resta sempre aperto invece il filone del dibattito. Nel Pd c’è chi parla addirittura di una questione morale. «Esagerato, mi sembra eccessivo» commenta il parlamentare Luca Sani, coordinatore della segreteria toscana. Da ex sindaco di Massa Marittima, in questo comune ci sono ben tre logge massoniche, Sani, getta acqua sul fuoco delle polemiche «cosa vuole che sia la storia di un assessore di Scarlino massone...» dice «con un presidente del Consiglio e un capogruppo del Pdl che sono stati iscritti alla P2». Sono in molti a domandarsi però se un iscritto può far parte della massoneria. A questo proposito lo statuto nazionale del Pd non è abbastanza chiaro poiché nelle norme il termine «massoneria» non viene mai citato, anche se l’articolo 3 del codice etico stabilirebbe che non si può essere del Pd e della massoneria. Almeno questa è la tesi che sposa anche la presidente nazionale Rosy Bindi. Sulla trasparenza delle logge punta invece il Gran Maestro d’Italia, Gustavo Raffi «conosco Gabrielli è stato un buon amministratore». La lacerazione interna al Pd? «Non vorrei che fosse un pretesto per non parlare della situazione difficile del paese» spiega Gran Maestro, Raffi. Per l’ esponente della massoneria, insomma, puntare l’attenzione sulle logge non sarebbe altro che un modo per distogliere la gente dai problemi reali. Sicuramente non è l’obiettivo del Pd. «È importante che lo si dichiari prima» precisa il segretario toscano, Andrea Manciulli. È certo però che quando c’è di mezzo la massoneria i veleni si sprecano. L’ultimo è di ieri, sempre in Toscana, con l’ex sindaco di Pistoia, Renzo Bardelli, che indica il neo consigliere regionale del Pd, Gianfranco Venturi, come massone. In risposta si becca una querela e una smentita.

2 commenti:

  1. Il termine "massoneria" indica solo un tipo di associazione, come il volontariato o la promozione sociale. Le associazioni massoniche sono previste e riconosciute dallo Stato, per cui sono perfettamente note e legali.
    Come esistono associazioni di volontariato oneste e altre disoneste, così esistono associazioni massoniche oneste e altre disoneste. Alcuni uomini nel PD stanno facendo di tutta l'erba un fascio al solo fine di confondere le idee alla base e trarne vantaggio (la manipolazione è un'arte di cui molti nel partito sono maestri).
    Sarebbe quindi onesto concentrare il discorso sulle uniche due "vere" associazioni massoniche: il Grande Oriente d'Italia (GOI) e la Gran Loggia Regolare (GLR), senza mettere nel mezzo massonerie minuscole create ad arte da delinquenti di varia natura e citate sempre al solo fine di giustificare ed alimentare l'odio verso tutta la massoneria.
    I principi affermati da queste due massonerie sono il rispetto, la tolleranza, la libertà, l'uguaglianza, la solidarietà, la conoscenza, la riflessione, la laicità.
    La massoneria (il GOI) ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo del nostro Stato, dall'unificazione fino ad oggi, talora nel male, più spesso nel bene, tanto vero che lo stesso Garibaldi era un Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. Chi dice che i massoni non sono degni di stare nel PD dica anche, allora, se è onesto, che Garibaldi non sarebbe degno di stare nel PD.
    Non lo dirà mai, perché ovviamente strumentalizza l'odio verso la massoneria per il proprio potere personale, per eliminare rivali scomodi e distrarre l'attenzione dagli altri problemi.
    I massoni sono infatti liberi pensatori, da sempre hanno pagato con la vita o la prigionia la loro libertà, condannati da ogni religione, perseguitati da ogni sovrano assoluto, sterminati da ogni dittatore.
    A loro vengono imputati i crimini peggiori, ma nessuno sa dire bene quali siano questi crimini. Qualcuno solleva la presenza mafiosa nella massoneria, come se i partiti fossero immuni dalle infiltrazioni mafiose. L'origine del PD è anche da ricercarsi nella Democrazia Cristiana, il partito che più di ogni altro fu colluso con la mafia, ad ogni livello.
    Il partito deve cominciare ad aprirsi ad idee nuove se vuole crescere, e deve stringere alleanze, secondo me anche con la massoneria.
    Christian Ciavatta

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  2. Rispondo con colpevole ritardo al bel post di Christian.
    I sospetti sulle logge massoniche in italia purtroppo affandono le loro radici quasi esclusivamente nel recente passato, leggi la P2. Nel passato sono state protagoniste nel risorgimento e perseguitate dal fascismo. Ma la mia percezione delle logge massoniche finisce qui, se ne sa davvero poco (e forse anche per questo se ne diffida). Inviterei quindi Christian (che mostra una certa competenza), magari, avendone voglia e tempo, a farne un quadro più completo, magari in un intervento da postare direttamente nel blog e non nei commenti.
    Rossano.

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