Cari amici del Circolo,
stavo vivendo l'inizio di questa campagna elettorale con forte disagio. Non poter parlare di “certe cose” mi sembrava un modo omertoso di vivere questo appuntamento. Allora ho deciso di uscire allo scoperto.
Per questo ho deciso di scrivervi dichiarando apertamente il mio punto di vista. Una sorta di coming out politico.
Dichiaro davanti ai blogger del Circolo di San Giuliano la mia avversione verso il progetto e il candidato alla Presidenza della Provincia.
L'ho detto. Adesso mi sento già meglio.
La candidatura di uno degli assessori storici della Giunta Rimini conferma un dato:
il cosidetto gruppo dirigente non è stato scalfito minimamente dalla nascita del Pd e si è immediatamente ricollocato dentro il nuovo partito e continua ad avvallare acriticamente il “sistema Rimini”[...]
che produce ingiustizie di ordine economico, sociale, ambientale e culturale.
Comportamenti deteriori che il cosidetto gruppo dirigente continua a praticare senza nessun ripensamento.
Crisi ambientale, disordine urbanisitco, scarsa trasparenza e zero partecipazione non sono in agenda ma vengono affrontati ciclicamente solo a parole.
Le Istituzioni vengono usate come se fossero mucche da mungere.
In questo contesto ditemi voi dov'è possibile ritrovare l'idea del Pd.
Per me confliggere col cosidetto gruppo dirigente è diventato un fatto quotidiano, come respirare. La mia scelta di non votare Stefano Vitali alle prossime Elezioni Provinciali è per me naturale. Voterò Pd solo alle europee. Scheda bianca alle Provinciali.
E' una decisione ponderata che viene da lontano, soprattutto dalla mia esperienza in Consiglio Comunale. Esperienza intrapresa 8 anni fa (grazie a molti di voi).
Ho voluto illudermi che con la nascita del Pd, le politiche dell'Amministrazione Comunale potessero cambiare in meglio, magari con l'aiuto di forze fresche. Ci ho provato. Purtroppo questo non sta accadendo. Grazie anche a Stefano Vitali! Per questo motivo mi sono autosospeso dal gruppo consigliare.
Per le elezioni in Provincia vedo un grande assente: il cambiamento.
Quello vero, non solo a parole.
Dato atto che la Provincia si è comportata diversamente dal Comune capoluogo, oggi dopo 10 anni, occorreva un cambiamento radicale nel progetto di governo che ci mettesse in sintonia col mondo contemporaneo.
Alimentare invece un sinistro continuismo con Palazzo Garampi collocando uno dei nuovi “riminizzatori” anche in Provincia è un suicidio politico. In questo senso il candidato del Pd alla Provincia è una presenza inquietante.
Prelevato direttamente dall'oramai chiacchieratissima Giunta di Rimini, Lui e lo stesso Andrea Gnassi non solo non non hanno mai contrastato la linea della Giunta, ma anzi l'hanno difesa a spada tratta, con insipienza o arroganza.
Se non vi fidate del mio giudizio mi dispiace perchè, come si suol dire in questi casi, io c'ero...E finchè ci sarò non mi piegherò mai di fronte a questa “nuova” ondata di politicanti, dal mattone facile.
A tale proposito finalmente in Comune siamo arrivati al dunque: domani martedì 21 aprile c'è la tanto agognata riunione di maggioranza (con tanto di Sindaco, Assessori e Consiglieri) sul destino di questa seconda parte di legislatura (scadenza naturale 2011).
All'ordine del Giorno: “metodo di lavoro e programma”, tradotto dal politichese: o la Giunta accoglie le nostre istanze su temi come ambiente, urbanisitca, trasparenza e partecipazione oppure si prende atto che si intende tirare diritto, come han fatto fino ad oggi, e in questo malaugurato caso non rimarrà altro che uscire definitivamente dal Gruppo Consigliare del Pd.
Ripeto Gruppo Consigliare, quindi non stò parlando nè della Maggioranza di Centrosinistra né del Partito Democratico. La mia uscita definitiva dal gruppo consigliare del Pd del Comune di Rimini diventerà una prospettiva concreta solo se domani mi troverò di fronte all'ennesimo muro di gomma. Non so se accadrà. Posso solo dire che conoscendo i miei interlocutori sono alquanto pessimista.
Vorrei riferirvi sull'esito della riunione. Per questo ho chiesto a Roberto se possiamo vederci (giovedì no perchè ho il Consiglio).
A proposito di Circoli, non dovevano essere il motore del cambiamento?
Invece si sono divisi fra chi si trova a suo agio nel sistema di potere che ho provato a descrivere e chi invece lo soffre, ma pur di rimanerne ancorato, sceglie di non addentrarsi nel confronto-scontro in atto. Non combattare per paura di rimanere emarginati è un sentimento che posso comprendere ma che non posso condividere perchè è un atteggiamento che aiuta la politica fatta da persone pavide e opportuniste.
La mia domanda è: emarginati da chi o da cosa?
Dall'attuale gruppo dirigente, lo stesso che ha ridotto Rimini in questo stato comotaso? Oppure dall'attuale sistema di potere del quale si sente la puzza di marcio lontano un miglio?
E' inutile girarci intorno, votando Pd alle Provinciali non si fa altro che dare fiducia all'attuale gruppo dirigente, lo stesso che ha ridotto Rimini una città con tanti problemi.
Possiamo continuare a dare fiducia a persone che non se lo meritano?
Non possiamo continuare a dissociarci da noi stessi.
Da una parte criticandoli aspramente e dall'altra continuando a dare loro il nostro voto.
I progetti di governo che hanno come comune denominatore il potere per il potere vanno avversati. Progetti in linea col sistema. Lo stesso che non ha avuto nessuno imbarazzo nell'andare a pescare il candidato dentro la Giunta di Rimini che oramai è senza più un briciolo di credibilità davanti ai cittadini.
Mi piacerrebbe avere un Partito diverso.
Se così non sarà sono sereno. Non sono di certo il primo e di sicuro non sarò neanche l'ultimo che decide di rimettersi in gioco. Senza paura.
Grazie per l'attenzione
fabio pazzaglia
Il Congresso di Circolo
7 anni fa
Nessun commento:
Posta un commento