lunedì 3 agosto 2009

Nando Fabbri e il signor Corato lavoratore precario



Diamo prima rilevanza a un commento, a firma di Orazio, che abbiamo ricevuto a proposito della lettera di Nando Fabbri.
E' lo stesso Nando Fabbri a dare immediata risposta. Le riportaimo entrambe qui di seguito.


Qui il commento di Orazio

Su questa lettera di Fabbri [vedi http://pdsangiuliano.blogspot.com/2009/08/da-nando-fabbri-ad-andrea-gnassi.html], francamente non c'è nulla da dire; sull'iniziativa di "fiancheggiamento" al dibattito ed al percorso che il segretario Gnassi sta affrontando per portarci al congresso, sembra un'iniziativa talmente solidale e collaborativa, per la quale non vi sia da commentareNe approfitto di questo blog e dell'occasione di una comunicazione fatta da Fabbri, per chiedergli se possa dare la sua versione, da bellariese non di strada, ma un po' più di palazzo, di cosa sia capitato nel partito della sua città, in questi ultima legislatura, nei rapporti con l'ex sindaco; se ciò abbia contribuito a deflagare gli equilibri e portare alla perdita dell'amministrazione della città.
Grazie, Orazio.

Qui la risposta di Nando Fabbri al commento di sopra.

Caro Orazio, a Bellaria abbiamo fatto il massimo e di più non potevamo raggiungere. Il centrosinistra è minoranza politica da 10 anni. Abbiamo vinto nel 1999 e nel 2004 solo perché gli altri erano divisi. Ma questa volta non hanno commesso gli errori passati e dalla destra estrema, alla Lega, al PDL, all’UDC, alle Civiche, hanno chiuso il cerchio portando a casa i loro voti che, sommati, sfiorano il 60%.
La sconfitta era scritta anche se abbiamo impegnato tutte le nostre energie per evitarla. Ricordo le ottime primarie con un consenso diffuso e convinto sulla Bondoni; l’inizio della compagna elettorale un anno prima, accompagnato da una pubblicazione inviata ogni mese casa per casa; i tanti giovani impegnati nelle nostre due liste e nelle realizzazione delle iniziative politiche; la freschezza e la competenza del nostro candidato sindaco. Sono state rare nel mio comune campagne elettorali così cariche di entusiasmo e voglia di farcela. Dunque il risultato negativo, ne sono convinto, non è imputabile a quello fatto negli ultimi tempi dentro e fuori dal partito. Le ragioni del colpo duro che abbiamo registrato hanno radici antiche e non possono essere liquidate con le battute sempliciotte che ultimamente ho letto sulla stampa locale.
Ne evidenzio due che sono, a mio vedere, il dato dolente sul quale riflettere. La prima è legata alla politica delle alleanze, ovvero all’incapacità del centrosinistra di Bellaria Igea Marina di allargare il proprio consenso nella città. E quando parlo di alleanze non mi limito al solito discorso sui cattolici o sul centro moderato, mi riferisco a un tema molto più immediato e corposo che riguarda i rapporti con le numerose piccole imprese (quasi 3000 nel territorio comunale) e con le tante nuove famiglie residenti (italiane e straniere) che nell’arco di 15 anni hanno portato la popolazione da 12 mila a 20 mila abitanti. Qui siamo stati assenti. Percepiti lontani, burocratici. Sempre sulla difensiva nella speranza che la rendita del passato fosse senza fine. La seconda ragione è il naturale corollario della prima. La evidenzio facendo riferimento ad un episodio assai emblematico, uno fra i diversi che potrei citare: l’assessore di punta della giunta uscente con deleghe all’urbanistica e alle attività produttive, nonché vicesindaco in altre due occasioni e amministratore di lungo corso, candidato in una Lista civica autonoma, ha preso due preferenze! Il voto ha sempre ragione: se non ci sei ti manda a casa.
Ecco perché la storiella che abbiamo perso per le tensioni (conflitti, incomprensioni, dispetti… come li vogliamo chiamare?) fra il sindaco e il partito è una lettura povera che può andar bene a chi legge la politica come il solito teatrino. Certo le divisioni, che pur ci sono state, non fanno mai bene. Sono sempre un peso. Ma al signor Corato lavoratore precario, immigrato dalla Puglia, con la giovane moglie che fa la stagione, delle beghe di un certo sindaco con un certo segretario del partito non solo non gliene frega niente, ma non sa neppure che esistano. Il mondo non ruota attorno a noi né ai partiti, per fortuna.
Sperando di aver risposto, almeno in parte, alla tua domanda, ti saluto con piacere.
Nando

Nessun commento:

Posta un commento