Allora venerdì sera, s’è deciso:
partiamo da noi.E ringraziamo tutti di esserci stati, in tanti e da ogni angolo della provincia, nonostante i modesti mezzi di comunicazione a disposizione di un piccolo circolo.
Da ieri sera il
noi è un pronome personale molto inclusivo e plurale. Diciamo
noi per dire Circoli, cittadini, persone. Quella realtà ampia che ruota attorno al Partito Democratico, che partecipa come e quanto può in relazione alla propria vita e ai propri impegni quotidiani. Ma che comunque ci sta e c’è se ci mettiamo a costruire questa politica di centro sinistra a contatto con la realtà, la gente.
Abbiamo avanzato proposte sul lavoro, la sostenibilità, la scuola, i diritti di cittadinanza, la lotta alle mafie anche sul nostro territorio, la valorizzazione delle nuove generazioni, modi nuovi di arrivare e ascoltare i cittadini fino alla famigerata “politica delle buche”.
La tecnica dell’intervento “da bar” - 5 minuti non di più a testa - ha funzionato. 27 interventi in circa 2 ore e mezza.
Interventi che partono dal territorio e possono influenzare politiche anche più ampie, che chiamano in causa direttamente il nostro senso di responsabilità e di impegno.
Ne vogliamo ora citare alcuni (…e ci scusiamo se la panoramica sarà un po’ maldestra e sintetica, ma presto sarà messa on-line la sintesi video):
Partiamo con l’introduzione di Davide Imola sulle proposte del Pd per il lavoro e il precariato e il legame con lo sviluppo del nostro territorio che – per inciso - si concretizzerà a breve con un evento interamente dedicato al tema (…un filo rosso?: si lavora il sabato e la domenica… e sempre se non piove). La testimonianza di Bass Faye – migrante del senegal – e il suo sacrosanto diritto ad aspirare assieme a tutti noi, a costruire un’Italia diversa, con azioni concrete delle amministrazioni a partire dai nostri territori e azioni culturali che favoriscano una costante conoscenza e corretta informazione (contro i luoghi comuni della Lega o di altre formazioni xenofobe – per altro ampiamente affrontati in una bella iniziativa della Giovanile Democratica che proprio sabato pomeriggio ha presentato il prontuario di risposte ai luoghi comuni del “mandiamoli a casa/padroni a casa nostra” leghista). L’intervento di Lino Gobbi che ha richiamato alla concretezza e alla capacità degli “adulti” ad accompagnare e fare emergere (per una fase di transizione e innovazione) i tanti giovani che oggi si affacciano al nostro partito. L’accorato appello di Cristian Ciavatta dell’associazione vedo, parlo, sento sugli anticorpi da costruire subito e per-tempo (soprattutto senza paura) alle mafie. Il racconto dell’assessore Ivan Tagliaferri su buone pratiche di ascolto e di intervento messe in campo dall’amministrazione morcianese. Valter Bezzi – che già nella giornata del 1° maggio della CIA a Santarcangelo aveva sollevato il tema della variante rimini-nord della SS16 che rischia di penalizzare il mondo dell’agricoltura - ha toccato fra l’altro i temi dello sviluppo e delle infrastrutture che si devono fare, ma fare bene, ossia condividendo perché è l’unica via per aver in chiaro tutte le potenzialità di un territorio. L’intervento della preside Enrica Morolli sul superamento di un’autonomia scolastica che rischia di isolare la vita della scuola – più che darle libertà e autonomia – da un piano e un progetto che deve essere invece collettivo, e che oggi – che il governo nazionale non aiuta - non può che ripartire dai territori. E ancora i contributi dei consiglieri di quartiere, su temi che in chiave detrattiva li chiamerebbero la politica delle buche, ma che invece ricordano il profondo legame che deve stringere circoli e territorio soprattutto in vista della soppressione delle circoscrizioni, e ancora i tanti interventi sui valori non negoziabili come la centralità dei circoli, le primarie, la valorizzazione dei meriti (ma diciamo meglio della volontà) delle nuove generazioni ampiamente testimoniate da Lorenzo Certelli neo-segretario dei giovani democratici della provincia di rimini.
Tutti temi concretissimi proposti da una base ormai ampiamente qualificata e che devono arrivare a costruire quel programma politico unitario e condiviso che uscirà dai nostri congressi locali partendo da noi, dai circoli, dal PD reso strumento contemporaneo e ampiamente socializzato. Questo rappresenterà la vera svolta.
Si parte dai contenuti, quindi, perché è l’unico modo per trovare coesione. Una coesione innanzitutto che è un fatto di confronto sereno. Un programma e un progetto che può essere di tutti. Candidati e persone verranno a seguire: nel PD siamo tutti candidabili, tutti importanti e nessuno indispensabile. Questo percorso lanciato rappresenta l’ortodossia del percorso e della vita del Partito Democratico, un partito che sa guardare avanti e muovere azioni sul territorio perché - anche nel nostro piccolo - si possa contribuire tutti al progetto – scritto nel nostro statuto -
di una società dinamica che abbatte i muri e si fonda sul lavoro, sulla volontà e sulla speranza.
In questo solco, non partiamo da zero, perché non ci sentiamo né azzerati, né di dover riprendere sempre dallo stesso punto, come Penelope e la sua tela. Per questo diciamo:Partiamo da noi. Perché significa: non partire da zero. Per chi ha potuto vivere il PD a partire dei circoli che hanno funzionato conosce le potenzialità dello strumento.
Nel linguaggio informatico quando un
software (che è uno strumento di cui ti doti in genere perché ti permette di fare delle cose utili) deve essere migliorato, le case che lo producono – anziché buttarlo e riprendere tutto da capo - di solito lavorano ad una edizione successiva dove cercano di mettere a punto i potenziali, aggiungere creatività, renderlo più usabile. Questa edizione successiva si dice
release, e il
software non cambia né filosofia di fondo, nè nome (è una regola del resto fondamentale del marketing) semplicemente – con intelligenza e volontà - si migliora.
Ecco, quello che abbiamo iniziato a fare da venerdì sera è incominciare a ragionare su una nuova release del PD della nostra provincia:
PD-RN 2.0, coming soon….
mi pareva di avere detto altre cose.
RispondiElimina... non era specificato in effetti, ma era riferito a quello di Paolo ed Emilio, ma a breve ci sarà la sintesi video anche con il tuo intervento (che - per altro - come ci dicemmo venerdì sera ci era piaciuto davvero molto).
RispondiEliminaUn caro saluto e soprattutto ...a presto!