martedì 11 maggio 2010

Is that a revolution?


Per analizzare i conflitti è necessario mettere a fuoco gli interessi e lasciar perdere le posizioni. I due leader del centrodestra appaiono arroccati su posizioni distanti e contrapposte. Il sospetto, però, è che gli interessi più generali di entrambi siano in realtà simili, o comunque non incompatibili. Quello in corso tra Fini e Berlusconi è un conflitto per la leadership, non tra due diverse visioni del mondo. Perché al di là di qualche slogan, e di una certa propensione bipartisan a farsi gli affari propri, la vita politica italiana è ormai ridotta da tempo a questioni di look, di colore delle cravatte, di densità pilifere. Anche per questo un leader di destra può diventare popolare a sinistra. Vince chi cavalca l’ultima emergenza e buca lo schermo, non chi ha le idee o le proposte migliori per governare il paese o per trasformarlo. E i cittadini, declassati a telespettatori, possono cambiare solo canale. Oppure spegnere la tv. E questa sì che sarebbe una vera rivoluzione - Giovanni De Mauro da Internazionale

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