venerdì 15 aprile 2011

IN RISPOSTA AD ALESSANDRO PRACUCCI, segretario di Giovane Italia



Evito sempre di utilizzare la mia religione come strumento nella dialettica politica, ma questa volta credo che sia importante risponderti da cattolico impegnato politicamente nel Partito Democratico.

Mentre ti vedo impegnato in questi giorni in polemiche strumentali e “virtuali” sul wi-fi della città, mi piacerebbe riportare la tua attenzione sulle tue argomentazioni, circa l’impossibilità che i cattolici possano stare coerentemente nel Partito Democratico.

Scorrendo la tua lettera ho trovato più affermazioni che non mi hanno convinto.
Maldestramente scrivi che per il mio partito sono all'”ordine del giorno” (per usare le tue stesse parole) le tematiche gay, le coppie di fatto, l'aborto e il testamento biologico (anche se tu scrivi eutanasia, che è ben altra cosa!). E permettimi di ripetere l'avverbio “maldestramente”, perchè – vedi - questi temi non sono all'”ordine del giorno” di questo o quel partito, ma sono un fatto, sono parte della realtà, della vita di tutti i giorni.

Detto ciò, nel DNA del PD c'è un nuovo civismo, il bisogno di portare la politica nella realtà e non di strumentalizzare la realtà per fini politici. Ecco perchè nel PD di questi temi se ne parla, approcciandosi alla discussione in maniera non partigiana e non ideologica: sono temi che la realtà pone davanti, temi a cui la politica al servizio delle persone e della comunità deve dare risposte.

Ognuno ha il suo credo, la sua filosofia, la sua ricerca interiore. Ma la laicità è un valore necessario, oggi. Le barricate e le divisioni strumentalmente innalzate per accendere il dibattito politico, hanno effetti devastanti, effetti culturali pericolosi. Che se ci pensi nemmeno tu vorresti per il nostro futuro. Penso alla Lega-Nord (che non è il tuo partito ma il cui veto – ti ricordo – ha determinato la candidatura del sindaco che sostieni), alla sua incapacità di accogliere e valorizzare il diverso, lo straniero, in definitiva chi in un dato tempo storico e per molteplici motivi è il più debole.

Cercate quello che vi unisce e non quello che vi divide, avevo sete e mi avete dissetato... queste frasi non sono le mie. No. Infatti io le condivido con molti cattolici e non cattolici, credenti e non credenti, fuori e dentro il partito in cui cerco di dare il mio contributo, e – come credo – anche con te che hai la mia stessa età e che a un futuro migliore per tutti sicuramente tieni.

CARLO MAZZOCCHI
co-coordinatore Giovani Democratici Rimini

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