mercoledì 6 aprile 2011

EMERGENZA UMANITARIA



















Con la votazione di ieri alla camera qualcuno (tra le schiere dei soliti faziosi) ha eccepito addirittura la presenza al completo - per il voto - dell'intero governo.
"Pure Frattini", s'è sottolineato, che di grattacapi in questo momento ne ha.

Davvero i soliti faziosi. A questi comunisti da Castagnetti a Casini passando per Italo Bocchino, va spiegato che con l'aumento degli sbarchi a Lampedusa, aumentano del resto (a 44 secondo novella 2000) anche le amiche invitate alle cene del premier.

E quando l'emergenza è umanitaria non si sta a guardare il colore della pelle, il conto in banca, la messa in piega, il genere maschile o femminile dei coinvolti.

Si agisce e basta. E con la massima efficienza.
E siccome viviamo in uno stato di democrazia, per dimostrare che il parlamento non è piegato alle esigenze del premier e che anzi il dissenso come il consenso è il sale della democrazia, nelle prossime 48 ore verrà allestita una tendopoli a pochi chilometri da Rionero in Vulture sulle fonti del Bradano dove i manifestanti potranno manifestare in pace, anzichè accalcarsi come profughi davanti a montecitorio.

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