venerdì 22 aprile 2011

QUESTO REFERENDUM NON S'HA DA FARE





li ricordate? Che aspettavano alla fine del ponticello Don Abbondio che dalla vita non chiedeva altro che poter essere lasciato in santa pace? Crepassero tutti quanti - non per volontà sua ovviamente - ma lui se avesse potuto se ne sarebbe stato bel bello nel suo angolo di vita a far che non è affare nostro, e comunque si presume niente di importante.

Ma noi che non siamo Don Abbondio, che ai referendum ci andremo vogliamo capire, vogliamo sapere, perchè se prima il nucleare era così strategico ora non lo è più? Per fukushima? ma via! I loro simili ridono dopo il terremoto dell'Aquila, è gente tutta d'un pezzo quella, non si lascia intimidire, molti di loro ce l'hanno duro, e han tanto di quel pelo sullo stomaco che.

Che non te lo dicono, ma se salta il nucleare (il referendum) e magari anche l'acqua, con un po' di confusione e un tocco di censura mediatica dell'ultimo quesito rimasto (legittimo impedimento), vedi mai che nessuno finalmente e per davvero andrà a votare. Voto che con l'indice di gradimento in picchiata del Premier sicuramente non lascia presagire niente di buono (per lui).

Altro che nucleare, con trucchi e trucchetti questo è il vero referendum che non s'ha da fare. E ancora una volta - grazie ai suoi bravi opinion leader e supporter sparsi un po' ovunque per questo Paese - gli interessi generali come le scelte energetiche, sono piegate su Berlusconi, i suoi guai, i suoi impedimenti.

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