venerdì 17 settembre 2010

DALLA RIUNIONE DEL CIRCOLO DI SAN GIULIANO

Ieri sera si è tenuta la riunione del circolo San Giuliano.

Nella riunione si sono riprese ufficialmente le attività di circolo, ripresa di attività già anticipata dal buon successo dell'azione di volantinaggio sulle scuole del nostro territorio di martedì scorso e dalla collaborazione all'organizzazione della serata del 20 settembre sul lavoro stagionale di cui è già partita la comunicazione e il mailing. E' stato quindi relazionato il percorso presentato dalla segreteria comunale nell'ultima direzione che ha riaperto le attività del PD di Rimini in merito alla fase programmatica.

La riunione è stata molto partecipata sia nel numero che negli interventi e da tutti è emersa la consapevolezza circa le difficoltà a livello nazionale e locale unitamente però alla volontà di attrezzarsi nel modo migliore per vincere le elezioni amministrative del 2011, recuperando il palpabile distacco sia dei cittadini che degli elettori e riaffermando la qualità ed unicità del centro sinistra per il governo della città. Sottolineato da tutti gli interventi è il percorso unitario che ha portato alla elezione dei Segretari nel Giugno scorso sulla base di un’apertura verso le esigenze più volte manifestate in larga parte di quel PD operante sia nei circoli che nella società: partecipazione, trasparenza, coerenza, merito.


Partendo da queste premesse in tutti gli interventi si è dunque focalizzato su tre aspetti, che sfociano di fatto in tre proposte d'azione:


1) un primo sul piano strettamente territoriale: e cioè la volontà del circolo di produrre una propria riflessione a contributo della fase programmatica interna al pd a partire dal nostro territorio (come del resto espresso anche da altri circoli di Rimini che in tal senso si stanno organizzando). Martedì prossimo si riunirà il gruppo di lavoro che pianificherà per temi e zone alcuni interventi sul territorio per affrontare nelle prossime settimane assieme ai cittadini questioni aperte e i nodi da sciogliere e le prospettive future;


2) il secondo su un piano cittadino (coinvolgimento iscritti/elettori): e cioè il bisogno sentito di proporre un momento allargato che sarebbe propedeutico al lavoro dei gruppi proposti in direzione ed alla sua efficacia, utile anche per rilanciare l’orgoglio di appartenenza fondamentale in vista di una campagna elettorale e per dare il senso di una maggiore carica partecipativa al percorso verso la fase delle primarie e alle primarie stesse creando il giusto clima di confronto. Siamo certi che un momento allargato di proposta e discussione (che coinvolga in primis i circoli come assemblea dei circoli) potrà contribuire non poco alla partecipazione più ampia degli iscritti, favorire le loro suggestioni, le loro idee e far nascere ulteriori utili spunti, tutte voci che in un percorso tenuto più sul tecnico probabilmente rischiamo di non riuscire ad intercettare;


3) un terzo sul piano della tempistica e riguarda non più la fase di produzione della cornice programmatica del PD ma quella del massimo coinvolgimento dei cittadini: Il grande successo, più volte evocato, delle primarie d'ottobre scorso è stato reso possibile grazie a due fattori che hanno accompagnato la campagna di sensibilizzazione dei candidati: primo l'utilizzo di tutti gli spazi possibili al confronto (dai media, agli happening ai confronti nelle feste democratiche succedutesi durante tutta l'estate), secondo dai tempi di durata (da fine giugno - con il primo confronto al lingotto dei tre candidati in pectore- a fine ottobre, e cioè almeno 5 mesi) che in quel caso forse ci sono risultati anche troppo lunghi, ma che innegabilmente hanno prodotto un successo insperato e acclarato da tutti. Tornando a Rimini, le scadenze che vedrebbero l'avvio della fase vera e propria delle primarie (che è anche quella più promozionale per l'attività di comunicazione della coalizione) da metà Novembre per concludersi i primi giorni di ottobre (il 5 dicembre e non più metà dicembre, dunque 2 sole settimane) rischia di non assolvere alla propria funzione che oltre che di selezione in sé del candidato è quella di spinta e coinvolgimento. Per cui, fermo restando il percorso di programma così impostato, si può intervenire, riempiendo la tempistica formale con tappe sostanziali e programmate (di conoscenza e confronto tra i candidati di coalizione) che rendano all'esterno in modo ancora più chiaro come la scelta del candidato non è un’operazione interna agli organismi, ma un tratto stesso della campagna elettorale che deve coinvolgere il maggior numero di elettori possibile.


Di queste proposte è stata informata la segreteria comunale.

Il direttivo

Circolo di San Giuliano

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