domenica 1 agosto 2010

Motivazione


E' un po' di genere e piuttosto datato, ma per gli appassionati del genere ne vale davvero la pena.



La storia del calcio (e dello sport in generale) è piena di discorsi nello spogliatoio che hanno cambiato il volto di questa o quella partita. Secondo molti, ai livelli più alti dello sport agonistico l’abilità tecnica tra i contendenti è praticamente pari, così quello che fa veramente la differenza è la testa: la motivazione, la concentrazione. Di certo è di questo avviso Pep Guardiola, ormai mio mito personale. Qualche tempo prima della finale di Champions League (che si tenne la stessa sera in cui il Circolo di San Giuliano ospitava Debora Serracchiani.... n.d.r.), l’allenatore del Barça andò da un amico che lavorava in una tv catalana e gli disse: «Mi serve un video per Roma». La tv confezionò il video in gran segreto. Pochi minuti prima della finale di Roma, mentre i giocatori del Manchester United si scaldavano in campo, i giocatori del Barça erano nello spogliatoio. Guardiola aveva deciso che nessuno di loro avrebbe visto lo stadio e il terreno di gioco prima di scendere in campo per giocare la partita (demolendo così una delle regole non scritte più in voga tra gli allenatori, quella secondo cui i calciatori devono fare il riscaldamento in campo per prendere confidenza con il terreno e con l’ambiente). Il preparatore atletico Paco Seirul·lo chiese a Guardiola se avrebbe detto qualcosa ai giocatori, prima di giocare la finale. Lui rispose: «Abbiamo dieci minuti. Me ne servono sette». Spense la luce nello spogliatoio e pigiò il dito sul tasto play. Il video è quello che segue. Sette minuti dopo, il Barcellona andava a fare un solo boccone del Manchester United.


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