giovedì 26 marzo 2009

FUTBOL POPULAR

VILLARREAL (Spa), 24 marzo 2009 - Abbonamenti gratis ai tifosi disoccupati. È l'iniziativa che si appresta a varare il Villarreal.

Cosa c'entra con Rimini? Cosa c'entra con le elezioni?

Ce lo spiega il presidente del club spagnolo, Fernando Roig:
"L'idea è dedicare attenzione alla massa di persone che per disgrazia rimangono senza lavoro. Vogliamo dar loro la possibilità di tornare a vedere le partite allo stadio El Madrigal", dice: "Tutti, all'interno della società, devono contribuire a un fondo comune per sostenere chi è rimasto senza impiego", aggiunge. Chi ha acquistato una tessera per la stagione 2008-2009, potrà conservare lo stesso posto per il 2009-2010. E se non potrà pagare, otterrà l'aiuto del club.
"È un momento di crisi, ci sono grandi difficoltà - dice il presidente -. È il momento di dare una mano ai soci che ci sono stati vicini".
Un target quasi completamente avulso delle capacità di essere intercerttato da parte della sinistra è proprio quel magma informe che sono i tifosi del calcio. Che sono tanti, trasversali alla societá e che un tempo erano parte integrante di un contesto popolare dei quali i partiti di massa erano a pieno titolo interlocutori (Pasolini se ne fece protagonista). Oggi troppo spesso svastiche e croci celtiche le fanno da padroni, evidenziando contiguità con politici dello stesso orientamento (per la verità c'è anche qualche falce e martello, ma di carattere quasi esclusivamente iconografico).

Attualmente il Villarreal (una cittá di 49.045 abitanti) è quarto nella Liga spagnola ed è qualificato ai quarti di Champions League, nei quali incontrerà l'Arsenal. Una realtá calcisticamente ben piu' rilevante di Rimini, ma proprio per questo la si poterbbe supporre piu' avulsa dal contesto sociale. E invece lo sforzo (per altro piu' "politico" che economico) ha un impatto sull'intera comunitá. La squadra è il fiore all'occhiello della piccola cittá portuale nella provincia di Castellon, dove la disoccupazione è cresciuta del 10% nel 2008.
E' bene ricordare che il Centro per l'Impiego a Rimini ha visto duplicare in pochi mesi le richieste e se aggiungiamo che le presenze allo stadio sono nell'ordine di grandezza di poche migliaia, viene da sè che lo forzo sarebbe incommesurabilmente piu' limitato, a fronte di un'eco mediatica di sicuro successo, specie se partisse dalle istituzioni.

Quelle stesse istituzioni che, non dimentichiamoci, per un nuovo ed imprescindibile stadio, erano (o sono ancora?) pronte a far pagare, ops... a pagare, un prezzo drammaticamente diverso.

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