mercoledì 27 ottobre 2010

DOSSIER CARITAS/MIGRANTES



Presentato il Dossier annuale caritas-migrantes che potete scaricare nella versione sintetica qui. Di seguito segnaliamo alcuni capitoli molto interessanti che non possono che stimolare riflessioni anche nel nostro ambito locale. Dati e elementi di un fenomeno che vede cambiare la nostra società, a partire dalle nostre città. E al quale dobbiamo saper dare una risposta concreta.

Partiamo dai dati sulla popolazione.

I migranti in Italia sono 5 milioni, di cui il 10% nati nel nostro paese, una popolazione molto giovane basti pensare che il 20% è sotto i 18 anni.

Migranti e lavoro.

I migranti rappresentano il 10% degli occupati e incidono per l'11,1% sul PIL, sono titolari del 3,5% delle imprese, pagano 7.5 miliardi di euro di contributi previdenziali e dichiarano al fisco un imponibile di oltre 33 miliardi di euro.

Incidenza media sulla popolazione italiana. L'incidenza media sulla popolazione italiana è oggi del 7%, ma in molte regioni come Emilia Romagna, Lombardia e Umbria si va oltre il 10% e in alcune province anche oltre il 12% (Brescia, Mantova, Piacenza, Reggio Emilia). A Rimini l'incidenza sulla popolazione migrante è di circa 11%. La popolazione migrante femminile incide mediamente per il 51,3%. La comunità più numerosa è quella Rumena (1 milione di presenze), seguita da quella albanese (500 mila) e marocchina (500 mila), quindi quella cinese (200 mila) e ucraina (200mila). Dato interessante è la forte penetrazione nel territorio che non si ferma più alle grandi città, anzi: gli immigrati si stabiliscono sempre di più nei piccoli centri. Per esempio gli stranieri sono il 20% dei residenti a Porto Recanati e a Castiglione delle Stiviere. Ad Airole (Imperia) superano addirittura il 35%.

Congiunzioni matrimoniali e nuovi cittadini. Sono circa 240mila i matrimoni misti celebrati tra il 1996 e il 2008 (quasi 25mila nell'ultimo anno); più di mezzo milione le persone che hanno acquisito la cittadinanza, di cui 59mila nel 2009; oltre 570mila gli "stranieri" nati direttamente in Italia; quasi 100mila quelli che ogni anno nascono da madre straniera.

Ma veniamo al capitolo forse più utile per comprendere la portata socio-economica del fenomeno: La ricchezza dei migranti. Il rapporto tra quanto lo stato italiano spende per la popolazione migrante e le tasse da loro versate è un saldo assolutamente positivo a favore dello stato italiano. Secondo le stime riportate nel Dossier, infatti, tra contributi previdenziali e fiscali il saldo in attivo è di circa 1 miliardo di euro all'anno. Non solo. Attualmente è pensionato tra gli immigrati 1 residente ogni 30; tra gli italiani 1 ogni 4. Quanto alle rimesse, nel 2009 i soldi spediti a casa dagli immigrati hanno superato i 6,7 miliardi di euro.

Stipendi medi più bassi. La retribuzione netta mensile degli immigrati nel 2009 è stata di 971 euro, rispetto ai 1.258 euro per gli italiani.

I reati degli stranieri. Stando al Dossier, "il ritmo d'aumento delle denunce contro cittadini stranieri è molto ridotto rispetto all'aumento della loro presenza, per cui è infondato stabilire una rigorosa corrispondenza tra i due fenomeni". Da cui: "gli italiani e gli stranieri in posizione regolare hanno un tasso di criminalità simile".

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