giovedì 14 ottobre 2010

INTERVALLO





Sulla figura di Gaudenzio (o Gaudenzo) esistono tradizioni diverse. Gli elementi comuni lo indicano come originario di Efeso. Giunto a Roma intorno al IV secolo, venne ordinato sacerdote e poi vescovo e quindi inviato dal papa a Rimini per annunciare il Vangelo. Divenuto vescovo della città (probabilmente il proto-vescovo), nell'anno 359 partecipò al Concilio di Rimini indetto per condannare Ario; allorché se ne profilò la vittoria, Gaudenzio, con altri 17 vescovi, abbandonò il concilio e si ritirò in una cittadina vicina che dopo questo evento fu chiamata la Cattolica. Tornato a Rimini, attaccò le posizioni ariane. Arrestato, fu strappato dalle mani dei giudici e linciato dai seguaci di Ario, il 14 ottobre del 360. Durante il suo episcopato ordinò diacono Marino, il santo fondatore della vicina Repubblica.



Ha praticamente guidato una città, ne ha fondata una, ispirando la nascita della prima Repubblica della storia. Pur in tempi oscuri, anni luce dall'Era Nova del "Piano Strategico", non gli è mancato di certo indipendenza e coraggio, visione e capacità d'azione. Magari più laico, ma non potrebbe essere lui il nostro candidato "civico" ideale?

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