mercoledì 28 gennaio 2009

YES, WE COULD
















E’ già di qualche settimana fa l’acuto editoriale di Giovanni De Mauro su Internazionale che riporto qui di seguito:

Tutti cercano gli Obama europei, senza capire che il nuovo presidente statunitense ha vinto anche perché è un outsider: lui e la moglie Michelle non provengono dalle famiglie dell'élite, è un politico nero a cui soltanto otto anni fa il partito non concesse l'accredito per assistere alla convention di Los Angeles. Con tutto il rispetto, qui da noi non è tra i "giovani" del partito democratico che sembra nascondersi l'eventuale Obama italiano. Al limite è più estraneo all'establishment politico un ricco imprenditore come Renato Soru, che in televisione è impacciato, suda e sta in silenzio, e in Sardegna fa proposte rivoluzionarie come il divieto di costruire in una fascia di trecento metri dal mare. -
Giovanni De Mauro

La vera scintilla di rivelazione di queste poche righe non sta nell’analisi sull’identikit del candidato Soru come outsider in termini di marketing politico (comunque condivisibile) e nemmeno nel merito finalmente cruciale del tema ambiental-immobiliare vulnus dello scontro tra Soru e la sua maggioranza in Consiglio regionale (ancor più condivisibile).

La scintilla di rivelazione sta nelle virgolette poste, mai come stavolta a ragione, sulla parola giovani (del PD).
Sono virgolette che al contempo trascendono e sottolineano il mero aspetto anagrafico.

Dire che i giovani (anagraficamente parlando) stentano ad affermarsi nel PD è solo la declinazione dell’intero sistema Italia in chiave PD, nel senso che il ricambio generazionale fatica a innescarsi in tutti gli ambiti della società ivi incluso quello politico. Non che sia una scusa, ma sicuramente non è una novità.
La novità è invece la mobilitazione, ben oltre le aspettative, suscitate dalle primarie (e qui lo zoom si stringe sui Comuni della provincia di Rimini), quelle stesse primarie che hanno bocciato il candidato ufficiale, quello sì davvero “ vecchio” (con virgolette, ça va sans dire).


E stavolta usiamo la parola giovane senza virgolette, per dire che si è trattato di un voto giovane, nuovo, che ha mandato un messaggio che più chiaro di così non avrebbe potuto essere.
E’ stato un assist magistrale a chi ha voglia di rinnovare per vincere.

I Circoli (su cui graverà la gran parte della campagna elettorale) sembrano essere, in questo senso, un’avanguardia, se è vero (come è vero) che è in gran parte a loro che si deve il successo di partecipazione a queste primarie.
E’ proprio con lo scopo di una sempre più ampia partecipazione che nei prossimi mesi diversi Circoli (tra cui in prima fila, ovviamente, il nostro di San Giuliano) metteranno in campo iniziative anche comuni volte a cogliere il senso di queste primarie, prima che siano altri a farlo…

Se l’eventuale Obama c’è, riminese o nazionale che sia, è nei Circoli del PD che bisogna cercarlo.


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