lunedì 28 marzo 2011

DRAQUILA



Mediaset manda in onda a Forum una puntata in cui protagonisti sono una coppia di coniugi aquilani. Tra una battuta e l'altra la signora aquilana trova il modo il di infilarci qualche apprezzamento niente affatto velato sull'operato del "Presidente" (subito corretta da Rita dalla Chiesa che aggiunge "…in generale dal governo, via" tanto per disambiguare di quale presidente si parlasse tra Napolitano e Berlusconi).
Ma la coppia è falsa, non è dell'Aquila e in rete l'inganno viene presto svelato.
Tutta una montatura.
Ma le 308 vittime, i 1600 feriti e i 65.000 sfollati di quella terra, non sono una montatura.
Questi vampiri di vissuti spezzati e di comunità scomparse o disgregate nel dolore, indignano e fanno male anche e soprattutto quando il loro sciacallaggio è sempre più banale e maldestro.
Una comunità civile si ribellerebbe boicottando quei programmi.
Ma, nel 2011 e nella nostra penisola c'è un popolo e c'è un'audience, disperatamente dissociati l'uno dall'altra.
Anche se evidentemente in modo asimmetrico: se l'indignazione dell'uno non arriva (quasi mai) a muovere il pollice dell'altra sul telecomando, di contro l'assuefazione dell'una (quasi sempre) riesce a stimolare le scelte dell'altro.
E questa, pensando anche all'Aquila, è una tragedia nella tragedia.

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