mercoledì 1 dicembre 2010

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L'AMACA di Michele Serra (la Repubblica - domenica 28 novembre 2010)

Dicono i beni informativi che nel Pd c’è molta agitazione: paura di “perdere
le primarie” , che vedrebbero Nichi Vendola con ottime possibilità di
spuntarla. Si capisce che per un partito che rappresenta (largamente) il grosso
dell’opposizione italiana, non è facile accettare la prospettiva di non
esprimere il candidato premier. Pure, diversi episodi (primarie pugliesi,
primarie milanesi) dimostrano che è lo stesso elettorato del Pd a guardare, in
buona parte, a candidati esterni al partito per il quale votano. E se un
partito - specie un partito di massa – è formato non solo dal suo stato
maggiore, ma dai suoi elettori, parlare di “primarie perse” è piuttosto
improprio: i dirigenti del Pd chiedano ai loro elettori che hanno votato
Vendola, o Pisapia, se ritengono di avere “perso” le primarie, e vedranno che è
vero il contrario. In termini militari, il Pd è l’esercito imprescindibile del
centrosinistra italiano. Senza di lui, non esiste alternativa a Berlusconi.
Metta le sue truppe, la sua organizzazione, la passione dei suoi militanti e
dei suoi amministratori, l’intelligenza dei suoi elettori al servizio di
chiunque vinca le primarie del centro sinistra. Vedrà che le vincerà comunque.

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