lunedì 15 novembre 2010

SI RIPARTE: DA MILANO


Dopo una settimana il blog di san giuliano torna on-line, o meglio aggiornabile, abbiamo avuto qualche problema al pannello di controllo ora risolto. Le scuse sono d'obbligo, ma non s'è potuto fare di meglio. Comunque ora, si riparte.

E ripartiamo proprio con un appuntamento a noi caro: le primarie a Milano.

A Milano si confrontavano 4 candidati eccellenti. Ognuno in grado di giocarsela. Si è nettamente affermato il “vendoliano”, se così si può dire, con i voti del pd, è evidente.

L'affermazione di Pisapia, ci consegna alcuni dati interessanti: che il Pd ha una base di centrosinistra oramai incontrovertibile (tende cioè a scegliere il candidato percepito – per collocazione e contenuti - più a sinistra), che l'ellettorato del Pd non segue necessariamente le indicazioni del proprio partito di riferimento, che anzi le primarie si confermano uno strumento utilizzato prevalentemente dalla base del PD (vedi dati affluenza tra primarie PD che elessero Bersani e quelle di ieri, sostanzialmente in linea) capace sempre più spesso di ribaltare le scelte precostituite.

Va anche detto che Milano è un terreno di confronto particolare, dove il voto è sempre meno di appartenenza per cui entrano in gioco fattori legati al merito. E anche questo va misurato nell'analisi.

Detto ciò ora è chiaro come quel 45% di Pisapia (sulla carta un risultato importante) valga ben poco se non si sarà in grado di aggiungervi quel 55% mancante a totalizzare il pieno della base che a Milano ha votato alle primarie e che rappresenta il primo nucleo duro per la corsa a Palazzo Marino. Il PD, a partire dalle più recenti primarie pugliesi, se talvolta manifesta una sorta di inerzia iniziale verso le primarie, ha comunque sempre dimostrato di avere un grande senso di lealtà nei confronti del candidato vincente indipendentemente dal partito di provenienza di quest'ultimo (un po' meno su quelli imposti: vedi il caso di Bonino per il lazio) per cui non ci sono grossi dubbi sulla sua capacità di fare squadra e giocarsela fino in fondo.

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