lunedì 7 novembre 2011

IL COMUNE DI SANTARCANGELO ADERISCE ALL'APPELLO DI EMERGENCY e ANCI


Il 14 agosto, alle ore 17.00 locali, un operatore di EMERGENCY è stato prelevato a Nyala, capitale del sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto all’aeroporto della città. Francesco Azzarà, 34 anni, è alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro Pediatrico che EMERGENCY ha aperto in città nel luglio 2010.

EMERGENCY ha immediatamente attivato in Darfur e a Karthoum tutti i contatti a sua disposizione e ha altresì informato il ministero degli Affari Esteri italiano.

Un team di EMERGENCY sta seguendo gli sviluppi della situazione ed è in costante contatto con al famiglia, le autorità sudanesi e quelle italiane.

EMERGENCY chiede la liberazione immediata di Francesco Azzarà e auspica piena collaborazione di tutti coloro che possono aiutare ad arrivare a un esito positivo di questa vicenda.

EMERGENCY chiede aiuto ai cittadini, ai media e alle istituzioni di mobilitarsi per la sua liberazione, esponendo la foto di Francesco sui palazzi delle istituzioni, partecipando e rilanciando le iniziative che EMERGENCY organizzerà.



“L’appello - promosso da Emergency e dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) - è indirizzato alle maggiori Autorità dello Stato italiano e della nostra Regione perché intervengano presso il governo sudanese e le rappresentanze politiche e della società civile sudanese in Italia, affinché si adoperino pienamente - scrive il sindaco Morri - quali intermediari con il loro Paese per la liberazione di Francesco Azzarà”. Il sindaco di Santarcangelo, a nome dell’Amministrazione comunale, ha ribadito la vicinanza della città a Francesco Azzarà, alla sua famiglia e ad Emergency, da anni impegnata ad offrire cure mediche gratuite alle vittime civili delle guerre di tutto il mondo.

Il silenzio stampa necessario a tutelare la famiglia – prosegue il sindaco Morri nella sua lettera - non deve tradursi in silenzio istituzionale. Proprio per mantenere alta l’attenzione sulla vita di un giovane che ha scelto di operare in modo diretto per diffondere pace e solidarietà, la foto di Azzarà con la scritta “Liberate Francesco” comparirà sul sito del Comune fino al giorno della sua liberazione.

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