Giusto due righe. Giusto perche' la differenza e' risultata obiettivamente abissale.
L'intervento di Roberto Maldini (che e' il coordinatore di questo circolo) alla Conferenza Programmatica di lunedi' in veste di coordinatore del gruppo tematico di Diritti e Liberta' ha letteralmente entusiasmato un uditorio fortemente provato (elegante eufemismo...) dalla lunga serie di interventi che lo hanno preceduto. Sicuramente ha vertito a favore di Roberto l'essere stato preceduto da vari "tribuni" davvero poco inclini all'oratoria (certamente non tutti, ma troppi). E altrettanto sicuramente ha giocato a suo favore la possibilita' riservatagli di intervenire poco prima di Vasco Errani.
Ma la profonda sperequazione tra l'intervento di Roberto e il livello medio del resto della serata sarebbe stata ben poca cosa se si fosse limitata alla sua capacita' oratoria, la vera differenza e' stata quella contenutistica, che e' stata lo specchio della mole di lavoro politico svolta dal gruppo suo e di Giovanna Zoffoli. Troppi altri interventi (per carita', non tutti) sono apparsi davvero scolastici (a tratti financo imbarazzanti) e francamente soporiferi. Lunedi' sera, la differenza tra chi ha lavorato davvero sui temi assegnatogli e chi no, ha gridato vendetta al cospetto di Dio. Il futuro del PD riminese passa di qui.
P.S. Plausibilmente, qualcuno potra' ritenere questo commento un tantino benevolo verso Roberto, in qualche modo di parte. Bene, che questo qualcuno faccia una cosa: invece di fidarsi del nostro commento, chieda a chi era persente (ed erano in tanti). Gli riferiranno le stesse cose che avete letto, ma con commenti dai toni molto meno sfumati dei nostri.
proprio x questo non sono venuto:avrei dovuto aspettare ore di rottura di maroni x aspettare l intervento di robi.no grazie,le kiakkiere dei tribuni se le cuccano i muri,non le mie orekkie.preferisco lavorare nel ns gruppo
RispondiEliminaDifficile darti torto.
RispondiEliminaTroppa la sensazione che quasi tutti i gruppi fossero in realta' solo una "bandierina" in mano a questo o a quel fedelissimo, senza che fosse stato svolto nessun lavoro reale.