Diciamo l'ultima cosa sulle primarie poi non ne parliamo piu' (tanto non ci crede nessuno, ma ci proviamo...).
Noi ve lo dicevamo di non farvi distrarre dai sedicenti opinionisti (diretti interessati, magari) e di tenere gli occhi sui fatti e non sulle chiacchiere. Lo stucchevole refrein continua a battere sulla "sconfitta" del PD alle primarie pugliesi. E dai. 192000 votanti alle primarie di Puglia (nel 2005 erano stati meno della meta') potranno mai essere una sconfitta? Che sia stata una cocente bocciatura dell'odioso metodo del "calare il candidato dall'alto", del gruppo dirigente e' un altra cosa. Volete la prova? Anche Umbria e Campania ricorreranno alle tanto invise (da Latorre e da D'Alema e da piu' di qualcuno anche qui a Rimini) primarie e cio' verra' fatto (finalmente con lo sponsor di Bersani) in quanto ritenute vincenti in termini di marketing elettorale (prima ancora che politico). E cosi', nel breve volgere di pochi (pochissimi) giorni, il "borsino" sondaggistico vede le quotazioni dei candidati che usciranno vincenti alle primarie nelle varie regioni (che ben difficilmente saranno quelli "caldeggiati" dalle segreterie e allora mi chiedo perche' si debbano "caldeggiare" dei candidati perdenti...vabbe'...) inizare a volare alti.
Ora il passaggio politico, strategicamente parlando, sara' inevitabilmente un altro. Come si fa' a costruire una strategia nazionale con la minaccia che qualche personaggio di livello locale ( sfruttando magari una sua particolare popolarita') lavori e si candidi solo pro-domo-sua e non in un quadro nazionale? La risposta (che rasenta il banale) e' che bisogna essere bravi. Bisogna saper fare emergere il profilo giusto nel partito, costruire le candidature sia per capacita' e popolarita' che per equilibri (comunque indispensabili). Magari approfondendo un modello federalista spesso invocato. L'affondo di Prodi (si', Romano Prodi, il principale sponsor di Del Bono, ognuno ha le sue colpe...) a Bersani, per quanto a latte versato (cioe' a fatti di Puglia avvenuti, noi invece lo abbiamo detto molto prima... che bravi, eh?) da' a quest'ultimo la possibilita' di iniziare a dare una linea politica che lo sganci dall'ingombrante "abbraccio dalemiano". Time will tell.
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