lunedì 28 dicembre 2009

Le primarie sono un lontano ricordo


I risultati delle primarie per la segreteria nazionale di ottobre non tardano a palesarsi. Ricordate le parole di Nicola La Torre (fedelissimo gesuita dalemiano, quello dei pizzini in diretta tv a Bocchino, per capirci...) all'indomani del 25 ottobre: "votate Bersani alle primarie, cosi' di primarie non se parla piu' ".
E infatti.

Ho riletto due volte l'intervista a Michele Emiliano (Il Fatto), ma ancora non ci credo. In Puglia il centrosinistra avrà due candidati, Nichi Vendola e lo stesso Emiliano. Quest'ultimo dice che lui le primarie (lo strumento che serve proprio a dirimere certi dualismi) non le vuole, perché si tratta di coalizioni diverse e incommensurabili. Ricordo che durante il Congresso c'era chi diceva di fare attenzione alle primarie di coalizione, perché sarebbero state un pasticcio o non ci sarebbero proprio state. E c'era anche chi vi diceva di non liquidare troppo velocemente la «vocazione maggioritaria», nel senso più proprio, perché la politica delle alleanze poteva anche rivelarsi paludosa e perigliosa per il Pd. Risultato: le primarie non si fanno da nessuna parte e le alleanze sono diverse dappertutto, non sulla base di accordi locali, ma di decisioni romane.

Che qualcuno si fermi e rifletta, perché così non si va proprio da nessuna parte. E se si vuole cambiare il presidente in carica di una Regione, forse ci sono strumenti diversi, da adottare per tempo: non solo il napalm.

P.S.: in Puglia c'è addirittura chi sostiene (un assessore regionale PD, n.d.r.) che sia il caso di andare in tribunale per dirimere la controversia. Dalle primarie alle giudiziarie. Fantastico...

P.S./2: lo stesso vale per il Veneto. Si candida Laura Puppato, tutti dicono «benissimo», ma il segretario regionale frena: «Ottima candidatura, ma noi dobbiamo avere il quadro complessivo, non stiamo correndo da soli».

P.S./3: in Lombardia, il candidato del Pd, Filippo Penati (gia' trombato alle scorse provinciali, perdente in partenza, ma premiato con la candidatura in quanto coordinatore nazionale della mozione Bersani...), è già sui manifesti. Del Pd. Qualcuno nella coalizione (l'Idv, ad esempio) si è scocciato. Ma non fa niente. Le primarie sono un lontano ricordo.
Liberament tratto dal blog di Civati.

3 commenti:

  1. Penati non solo è un trombato (che sarebbe poca cosa, anche se trombto da uscente è il peggior risultato possibile), ma perché ha malgovernato e sperperato all'inverosimile. Ha favorito gli amici e i sodfali, si è autopromosso e a spese pubbliche spacciando la propaganda per informazione, E' il peggior prodotto del dalemismo degenerato.
    http://www.penatineindanke.org

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  2. Che il Penati sia l'archetipo del candidato della parte antica del PD non c'e' dubbio. Lo si candida perdente per perdere purche'a correre non sia un altro. Le primarie bisogna imporle al candidato Penati. Che si raccolgano le firme (anche solo tra gli iscritti e' possibile) e vediamo cosa succede.

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  3. Su penatineindanke.org abbiamo già una media di 4mila visite quotidiane feriali, venite, partecipate, scrivete. Perché vediamo dai log di accesso che quelli ci leggono.

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