REFERENDUM, ULTIMI GIORNI PER LA RACCOLTA FIRME: UNO SFORZO CONCRETO PER ANDARE OLTRE ALLE ADESIONI “A TITOLO PERSONALE” E CONTRIBUIRE A CENTRARE L'OBIETTIVO.Lo scorso Sabato mattina, con un semplice tavolino e i moduli nel Borgo San Giuliano ho partecipato come consigliere comunale presente per l'autenticazione, a uno dei banchetti di raccolta firme per il referendum contro il porcellum organizzati dal mio circolo (quello di San Giuliano) che come struttura territoriale del PD ha ufficialmente preso contatti con il comitato referendario nazionale e sta appoggiando la raccolta firme. Sono state raccolte in mia presenza oltre 250 firme nel giro di 3 ore e non eravamo in piazza o in altro posto centrale.
Mettersi al servizio di questa iniziativa è innanzitutto un modo per cogliere le opinioni e le aspirazioni dei cittadini che oggi paradossalmente possono esprimere la preferenza su chi mandare in consiglio comunale ma non su chi mandare in parlamento: inoltre, dietro quella firma apposta da gente di ogni ceto, età e formazione – e che magari non ha al primo posto dei propri problemi il sistema elettorale - c'è tuttavia una voglia forte di cambiamento che anche il PD deve cogliere e interpretare.
Inoltre appoggiare ufficialmente la raccolta firme anche da parte di strutture territoriali del PD, per superare l'adesione a “titolo personale” (che pur conta a Rimini molti amministratori e importanti referenti politici del PD stesso) oggi ha una motivazione concreta oltrechè ideale.
In questi ultimi giorni si tratta di compiere uno sforzo organizzativo che vada oltre l'adesione personale, per dare un contributo concreto e organizzato: questo contributo può fare la differenza. E' necessario superare ampiamente le 500 mila firme, si parla di almeno 600/700 mila come numero necessario per superare il livello di sicurezza nella convalida delle stesse.
La raccolta iniziata nel mese di agosto dal comitato referendario ha avuto e sta avendo una risposta più che positiva, soprattutto se rapportata al periodo di vacanza. La persone firmano, cercano i banchetti, chiedono informazioni su come far firmare amici e parenti che ancora non l'hanno fatto. L'informazione non è tanta, molta invece è la volontà. Più capillare è la raccolta, più facile sarà che le persone possano firmare. Ogni circolo ha un suo consigliere comunale di riferimento e così è importante organizzare punti di raccolta vicino ai luoghi in cui le persone vivono, lavorano, passano il tempo libero.
Martedì 20 (mattina) saremo al mercato coperto, Mercoledì 21 (mattina) di nuovo al ponte di tiberio col Circolo di San Giuliano, sabato assieme ai giovani del PD Riminese in piazza tre martiri. Si può moltiplicare questa presenza sul territorio, in provincia abbiamo oltre 50 circoli che si possono attivare in queste ultime giornate di raccolta.
In ultimo, aggiungo poi che il PD potrà fare un passo in più: nel caso, successivamente la raccolta e il referendum non si arrivasse a fine legislatura ad avere una nuova legge elettorale che torni a far scegliere davvero i cittadini i propri referenti in parlamento, come partito possiamo mettere in campo soluzioni che ci devono sempre più contraddistinguere come l'impegno a costituire le nostre liste attraverso le modalità delle primarie aperte.Carlo Mazzocchi
Consigliere Comunale PD / Rimini.
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