sabato 30 aprile 2011

SULLA MIA VITA SCELGO IO


Oggi sit-in in piazza Ferrari alle 10: SULLA MIA VITA SCELGO IO


"Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Costituzione, Articolo 32.


Noi associazioni aderenti al Coordinamento Laico Nazionale, siamo portatrici di diverse opzioni filosofiche, esistenziali e confessionali, eppure unite dai seguenti principi e intendimenti:


➔ la difesa e il rispetto dell'autodeterminazione terapeutica, diritto soggettivo e perfetto, garantito dall'articolo 32 della Costituzione;
➔ l'opposizione, con fermezza, al ddl Calabrò, che di questo nostro diritto fa strage;
➔ la difesa della laicità delle Istituzioni, nella consapevolezza che è questa la premessa ineludibile per il rispetto di tutte le molteplici diversità presenti nella società italiana, sempre più plurale: diversità politiche, religiose, etniche, di genere e di orientamento sessuale;
➔ la difesa dei principi della Costituzione e dello stato di diritto, consapevoli che la vita del diritto e il diritto a una vita e a un fine-vita autodeterminato s'intrecciano indissolubilmente.


L'articolo 32 della Costituzione riconosce ad ogni singola persona il diritto di non curarsi, anche se tale condotta può esporla al rischio della morte e, se alcune cautele sono necessarie, esse attengono unicamente alla verifica della reale volontà dell'individuo e alle garanzie che a questa devono essere prestate.


Il consenso espresso dall'individuo è l'unico presupposto per la liceità dell'attività del medico, al quale non è riconosciuto un generico diritto di curare a prescindere dalla volontà dell'ammalato.


Se tale diritto viene riconosciuto in maniera indiscutibile a chi è in grado di intendere e di volere, negarlo a chi ha perso queste capacità significa disconoscere il suo essere “una persona”. Significa negare la condizione di individuo a coloro che hanno perso le capacità intellettive e volitive. Significa spogliarli dei loro diritti, calpestare la loro dignità e la negare loro la libertà di coscienza.


Il solo pensiero che la violenza di un trattamento sanitario possa essere imposto ad una persona anche in presenza d'una esplicita volontà contraria dovrebbe giustamente spaventarci da un lato e, dall'altro, stimolarci alla ribellione civile. E senza dubbio questa violenza va definita come inutile e crudele.


venerdì 29 aprile 2011

FIOCCO ARANCIONE

E' stato accellerato l'iter di approvazione del DDL
Calabrò, che di fatto è contro il testamento biologico e non rispetta
il diritto di scelta terapeutica né il principio di libertà ed
autodeterminazione delle persone.

La discussione in Parlamento è stata rinviata al 18 maggio, dopo le
elezioni: è importante ed urgente mantenere una mobilitazione
attiva su questo tema.

Per questo il circolo UAAR di Rimini ha organizzato, nell'ambito di
analoghe iniziative del Coordinamento Laico Nazionale,
un sit-in
sabato 30 aprile alle ore 10.00 a Rimini, Piazza Ferrari.

Invitiamo tutti a partecipare a questa iniziativa e a diffonderla; è
stato convenzionalmente scelto un "nastro arancione" come simbolo
della libertà di scelta.

Hanno aderito (aggiornato al 28/04):
Arcigay Rimini
Associazione Luca Coscioni Rimini
CGIL Rimini
Chiesa Valdese di Rimini
Comitato Articolo 32
Giovani Democratici Rimini
Movimento 5 Stelle Rimini
Sinistra Ecologia Libertà Rimini

mercoledì 27 aprile 2011

IL LAVORO TORNI AL CENTRO DELLA POLITICA



Camusso CGIL: 'il lavoro torni al centro della politica, anche nel turismo'. Il segretario generale della CGIL Susanna Camusso è stata a Rimini per partecipare ad un incontro pubblico nella sede della CGIL in via Caduti di Marzabotto. Ha parlato dei motivi che hanno portato alla proclamazione dello sciopero generale del 6 maggio e della necessità che il lavoro venga riportato al centro della politica del Governo.

DA NEWSRIMINI.IT
Le critiche alla politica industriale del governo, l'offerta pubblica d'acquisto lanciata dai francesi di Lactalis su Parmalat e, su Fiat, l'augurio che, sulle officine automobilistiche ex Bertone di Grugliasco, continui il confronto. Ma anche la riforma fiscale e il referendum sull'acqua. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a Rimini ha ribadito il valore 'politico' dello sciopero generale del 6 maggio, 'politica significa occuparsi delle persone. Questo è sicuramente uno sciopero politico in questo senso', ha detto Camusso. A margine dell'incontro di oggi a Rimini, il segretario generale della Cgil, ha parlato anche di turismo:
'Cercheremo di tutelare i lavoratori stagionali e garantire la regolarità dei rapporti di lavoro nel settore turistico. In un paese che improvvisamente ha scoperto che il turismo è una grande risorsa per il futuro sarebbe bene che anche lì si decidessero dei piani concreti di sviluppo'.
Prima di entrare nella sede di via Caduti di Marzabotto, una rappresentanza dei giovani democratici riminesi ha consegnato al segretario generale le sue proposte per regolarizzare il lavoro stagionale:
'Per esempio creare un circuito virtuoso di catene d'alberghi affinché gli albergatori siano incentivati ad investire nel regolarizzare i lavoratori. Ha detto Carlo Mazzocchi, rappresentante dei giovani democratici di Rimini. Pensavamo anche ad un bollino di qualità degli alberghi in cambio di un impegno maggiore per i diritti dei lavoratori'.


Al minuto 3.15 della clip video che segue il servizio in cui Carlo Mazzocchi a nome dei Giovani Democratici presenta una sintesi delle proposte consegnate alla Camusso.

SE NON VEDI IL VIDEO VAI ALLA PAGINA: http://www.icarotv.com/portale_web/lib/portale.aspx?video=505









lunedì 25 aprile 2011

SEMPRE




NON C'E' MODO MIGLIORE PER FESTEGGIARE QUESTO 25 APRILE CHE PARTIRE DALL'ASCOLTO DI UN PROGETTO MUSICALE NATO NELLE NOSTRE TERRE RESISTENTI, L'ANPI DI SANTARCANGELO E RIBESSRECORDS PRESENTANO:
25 APRILE & ADDOSSO!: SPORE DI PARTIGIANERIA

Esce una super-compilation che, nel suo piccolo, non ha precedenti nella storia della discografia nazionale. Un’iniziativa anpi & ribéss e l’operazione si spiega da sola.

Da riflessioni non proprio ortodosse sul 150° è nato un progetto kamikaze, circolato nel sottosuolo per un mese e mezzo. parlava dello stato delle cose italiche: costituzione regolarmente minata nei suoi fondamenti, ingiustizia sociale, eterno divario nord-sud, disoccupazione alle stelle, costo della vita proibitivo, il dialogo interculturale che resta un miraggio…

A questo punto è stato chiesto a musicisti noti per la loro indi(e)pendenza un’adesione di principio e di sostanza: in quel mese e mezzo avrebbero dovuto sfornare un brano a tema civile, che fosse originale o una cover d’antan o quello che gli pareva, purchè dedicato o meglio immolato al progetto, tutto gratis. Tutto con l’acqua alla gola. Tutti i proventi all’anpi.

Il criterio a perno dell’impresa era che magari un pugno di spore lanciate al vento riesce dove non riescono tante concertazioni fra gruppi sociali organizzati. la sporulazione ha dato i suoi frutti se a rispondere all’appello è stato un ragguardevole organico di cantautori, gruppi, bande, scrittori, attori, “uomini comuni”, spettri e anti-messia. rappresentanti di se stessi o anche di associazioni, movimenti, sodalizi, pezzi d’umanità che anela alla rete – e non si sta parlando di internet. A blocchi, a fiumana han risposto e rilanciato la sfida spargendo spore a loro volta. non c’è poi da stupirsi se qualcuna è caduta oltre-confine e ha persuaso soggetti come matt elliott, seyidxan, aigoulya divaeva aka miss julicka, gli hazy loper, jennifer jo oakley e i cuentas claras a prender parte: una parte ben precisa. bene, il primo risultato è questa compilation.

S’intitola ADDOSSO! e oltre ai succitati vanta la partecipazione dei nostrani airportman, alessio lega, alfaband, allocchi emotivi, apocalittici disintegrati, araba fenice, bancale, banda dei disertori, roberto bartoli, briacabanda, i camillas, collettivo ginsberg, enrico farnedi, luca fiore, folli folletti folk, forestale val d'aupa, francobeat, the frozen fracture, stefano giaccone, grimoon, l’insolito clan, liir bu fer, luisenzaltro, daniele maggioli, manzOni, morose, my dear killer, occhi in apnea, paolo ottoboni, pane, paq, piet mondrian, ratafiamm, redelnoir, revolution, giuseppe righini, rino de michele, santo barbaro, sparkle in grey, la sezione e giacomo toni. ogni tanto i numeri fanno la forza. se la fanno nelle elezioni perchè non dovrebbe valere anche per i buoni propositi. questa super-compilation è germinata sull’imbarazzante silenzio di troppa società civile, di troppi intellettuali, se ancora si danno la pena di intellettuare. eppure non fa mica il predicozzo. sa anche prendersi in giro, e parecchio. viva le spore! e tu? alza la testa e abbraccia l’anti-retorica.


..la scheda sul sito della tana: ribessrecords.it/ProdottoDett.asp?IdProdotto=28


..la scheda sul sito dell’anpi nazionale: anpi.it/addosso-litalia-non-si-taglia


..la scheda sul sito del distributore: audioglobe.it/newsdetail.php?iId=2536, dove è venduto a prezzo leggermente maggiorato per favorire la copertura dei costi di produzione


Si sta già imbastendo un ADDOSSO!TOUR: progressivo, potenzialmente inesauribile, che porterà a spasso musica sempre diversa in località sempre nuove


La data zero è compresa nel pacchetto: ovviamente lunedì 25 aprile, ovviamente santarcangelo di romagna. ci si trova al parco. a partire da metà pomeriggio suonano l’insolito clan, la banda dei disertori, occhi in apnea e giacomo toni. cena: spazio all’associazionismo. la sera, dalle 9 a oltranza: francobeat, santobarbaro, araba fenice, giuseppe righini e daniele maggioli nel side-project duo bucolico.

domenica 24 aprile 2011

JCS

sabato 23 aprile 2011

FAMILYCARD



"E' grave e di cattivo gusto che una multinazionale svedese, cui il nostro Paese sta dando tanto in termini di disponibilità e che sta aprendo centri commerciali a manetta, venga in Italia e dica agli italiani cosa devono pensare polemizzando contro la loro Costituzione".


Carlo Giovanardi - perennemente fermo in qualche parte dell'alto medioevo - non l'ha proprio mandata giù. E si lancia anche in improbabili anatemi che lasciano presagire - pare - cali di fatturato e boicottaggi latenti da parte degli utenti.
Giudicheremo poi, magari quando vedremo i fatturati di crescita della multinazionale che della sua apertura mentale e contemporaneità ha sempre fatto il vessillo di una intelligente opera di marketing pubblicitario.

Per il momento noi ci limitiamo a dire che è con un buon motivo in più che la nostra nuova sede di circolo verrà allestita esclusivamente con i mobili dell'Ikea.

Non sono solo più economici, ma anche più civili.
Sicuramente più di Giovanardi.

venerdì 22 aprile 2011

QUESTO REFERENDUM NON S'HA DA FARE





li ricordate? Che aspettavano alla fine del ponticello Don Abbondio che dalla vita non chiedeva altro che poter essere lasciato in santa pace? Crepassero tutti quanti - non per volontà sua ovviamente - ma lui se avesse potuto se ne sarebbe stato bel bello nel suo angolo di vita a far che non è affare nostro, e comunque si presume niente di importante.

Ma noi che non siamo Don Abbondio, che ai referendum ci andremo vogliamo capire, vogliamo sapere, perchè se prima il nucleare era così strategico ora non lo è più? Per fukushima? ma via! I loro simili ridono dopo il terremoto dell'Aquila, è gente tutta d'un pezzo quella, non si lascia intimidire, molti di loro ce l'hanno duro, e han tanto di quel pelo sullo stomaco che.

Che non te lo dicono, ma se salta il nucleare (il referendum) e magari anche l'acqua, con un po' di confusione e un tocco di censura mediatica dell'ultimo quesito rimasto (legittimo impedimento), vedi mai che nessuno finalmente e per davvero andrà a votare. Voto che con l'indice di gradimento in picchiata del Premier sicuramente non lascia presagire niente di buono (per lui).

Altro che nucleare, con trucchi e trucchetti questo è il vero referendum che non s'ha da fare. E ancora una volta - grazie ai suoi bravi opinion leader e supporter sparsi un po' ovunque per questo Paese - gli interessi generali come le scelte energetiche, sono piegate su Berlusconi, i suoi guai, i suoi impedimenti.

mercoledì 20 aprile 2011

ARTICOLO 1




L'italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione.
(articolo 1, Costituzione Italiana)


Fuori dalla realtà, fuori da ogni necessità, sono fuori da ogni attinenza con la vita - sempre più dura - di ogni giorno. Si fa fatica ad arrivare alla fine del mese e loro pensano a modificare l'articolo 1 della costituzione.
leggi l'ansa

martedì 19 aprile 2011

CERCO LAVORO

Cerco lavoro
Oggi il Buongiorno (si fa per dire) ce lo dà Gloria V.,
mamma.
«Le scrivo come si telefonerebbe a un amico per sfogo:
secondo il ministro Tremonti “la disoccupazione esiste
solo per chi non sa cercarsi un lavoro”. Da mesi mio
figlio batte tutte le porte per cercare un mestiere più decente
di quello che sta facendo: contratto a chiamata come
ragazzo jolly in un agriturismo quasi stagionale, con
domeniche da 13 ore continuative e periodo invernale a
300 euro al mese. Bene, con un curriculum interessante
per le tante esperienze fatte all’estero e un’ottima conoscenza
delle lingue inglese e francese, queste le poche e
misere proposte di lavoro: 1. montaggio palchi per concerti
e grandi eventi. Proposta di contratto a chiamata di
cui: prime 4 ore non pagate per l’acquisto dell’elmetto e
dei guanti da lavoro, le altre ore pagate con voucher del
valore nominale di 5 euro, che all’incasso valgono anche
di meno; 2. autotrasportatore per una nota azienda che si
serve di agenzie satellite. Tipo di contratto? A chiamata
(ma come a chiamata, se si lavora tutti i giorni!). Possono
deliberatamente decidere di assegnarti la mezza giornata
lavorativa,ma il carico è sempre lo stesso e ti fai le otto
ore sapendo di essere pagato per la metà. Potrei continuare,
ma penso bastino questi due esempi per chiederci:
in che Paese vive Tremonti? Se ha figli, dove li ha fatti
studiare e dove li ha sistemati? Non conosce il Paese reale
chi ha fatto del privilegio la sua ragione di vita. Ieri mio
figlio mi ha detto: “Mamma, ci stanno annientando!”».

dalla rubrica di Gramellini, La Stampa di oggi

IL SENSO DELLA MISURA E DELLA RESPONSABILITA'

Il prossimo 9 maggio si celebrerà al Quirinale il Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. Quest'anno, il nostro omaggio sarà reso in particolare ai servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la loro lealtà alle istituzioni repubblicane.

Tra loro, si collocano in primo luogo i dieci magistrati che, per difendere la legalità democratica, sono caduti per mano delle Brigate Rosse e di altre formazioni terroristiche. Le sarò perciò grato se - a mio nome - vorrà invitare alla cerimonia i famigliari dei magistrati uccisi e, assieme, i presidenti e i procuratori generali delle Corti di Appello di Genova, Milano, Salerno e Roma, vertici distrettuali degli uffici presso i quali prestavano la loro opera Emilio Alessandrini, Mario Amato, Fedele Calvosa, Francesco Coco, Guido Galli, Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Vittorio Occorsio, Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione.

La scelta che oggi annunciamo per il prossimo Giorno della Memoria costituisce anche una risposta all'ignobile provocazione del manifesto affisso nei giorni scorsi a Milano con la sigla di una cosiddetta "Associazione dalla parte della democrazia", per dichiarata iniziativa di un candidato alle imminenti elezioni comunali nel capoluogo lombardo. Quel manifesto rappresenta, infatti, innanzitutto una intollerabile offesa alla memoria di tutte le vittime delle BR, magistrati e non.

Essa indica, inoltre, come nelle contrapposizioni politiche ed elettorali, e in particolare nelle polemiche sull'amministrazione della giustizia, si stia toccando il limite oltre il quale possono insorgere le più pericolose esasperazioni e degenerazioni. Di qui il mio costante richiamo al senso della misura e della responsabilità da parte di tutti.

Lettera di Giorgio Napolitano a Michele Vietti

lunedì 18 aprile 2011

CARLO E L'ETA' PER FARLO

sabato 16 aprile 2011

UNA SERA PER FARE LA DIFFERENZA




Ieri sera, ospiti dello storico Circolo Operaio Ricreativo di San Giuliano Mare, quante persone, quante generazioni, quanta forza per fare la differenza.
Con Andrea Gnassi abbiamo presentato Carlo il nostro giovane grande candidato al Consiglio Comunale.
Grazie a Eron per il dj-set, grazie a Rina, Vilma, Ale, Valeriana, Giorgio, Lucia e Chiara per le torte, grazie a tutti quanti che in una sera serena di primavera della barafonda han deciso di uscire di casa, mettersi in strada e arrivare fin qui per affollare e animare una serata proprio speciale.
E adesso si riparte subito e di nuovo, e tutti quanti.
Per Carlo, per Andrea, per Rimini.
Per questo territorio che ha tanto bisogno di voltare pagina, di rinnovarsi, di un nuovo coraggio e di persone davvero nuove perchè le idee e le forze le abbiamo e perchè il nostro tempo è adesso.




venerdì 15 aprile 2011

IN RISPOSTA AD ALESSANDRO PRACUCCI, segretario di Giovane Italia



Evito sempre di utilizzare la mia religione come strumento nella dialettica politica, ma questa volta credo che sia importante risponderti da cattolico impegnato politicamente nel Partito Democratico.

Mentre ti vedo impegnato in questi giorni in polemiche strumentali e “virtuali” sul wi-fi della città, mi piacerebbe riportare la tua attenzione sulle tue argomentazioni, circa l’impossibilità che i cattolici possano stare coerentemente nel Partito Democratico.

Scorrendo la tua lettera ho trovato più affermazioni che non mi hanno convinto.
Maldestramente scrivi che per il mio partito sono all'”ordine del giorno” (per usare le tue stesse parole) le tematiche gay, le coppie di fatto, l'aborto e il testamento biologico (anche se tu scrivi eutanasia, che è ben altra cosa!). E permettimi di ripetere l'avverbio “maldestramente”, perchè – vedi - questi temi non sono all'”ordine del giorno” di questo o quel partito, ma sono un fatto, sono parte della realtà, della vita di tutti i giorni.

Detto ciò, nel DNA del PD c'è un nuovo civismo, il bisogno di portare la politica nella realtà e non di strumentalizzare la realtà per fini politici. Ecco perchè nel PD di questi temi se ne parla, approcciandosi alla discussione in maniera non partigiana e non ideologica: sono temi che la realtà pone davanti, temi a cui la politica al servizio delle persone e della comunità deve dare risposte.

Ognuno ha il suo credo, la sua filosofia, la sua ricerca interiore. Ma la laicità è un valore necessario, oggi. Le barricate e le divisioni strumentalmente innalzate per accendere il dibattito politico, hanno effetti devastanti, effetti culturali pericolosi. Che se ci pensi nemmeno tu vorresti per il nostro futuro. Penso alla Lega-Nord (che non è il tuo partito ma il cui veto – ti ricordo – ha determinato la candidatura del sindaco che sostieni), alla sua incapacità di accogliere e valorizzare il diverso, lo straniero, in definitiva chi in un dato tempo storico e per molteplici motivi è il più debole.

Cercate quello che vi unisce e non quello che vi divide, avevo sete e mi avete dissetato... queste frasi non sono le mie. No. Infatti io le condivido con molti cattolici e non cattolici, credenti e non credenti, fuori e dentro il partito in cui cerco di dare il mio contributo, e – come credo – anche con te che hai la mia stessa età e che a un futuro migliore per tutti sicuramente tieni.

CARLO MAZZOCCHI
co-coordinatore Giovani Democratici Rimini

giovedì 14 aprile 2011

LIBERERA' IL PAESE DAI GIUDICI


Libererà il paese dai giudici. E vivremo per sempre nella pace e nell'abbondanza dei prescritti in circolazione.

lunedì 11 aprile 2011




No. Giovani o meno giovani, sul futuro non si scherza.
L'età anagrafica non conta. Lo sappiamo. Ma c'è un fatto: un candidato sindaco quarantenne (Andrea) e un candidato consigliere ventenne (il più giovane della lista, Carlo), insomma c'è un momento in cui alle nuove generazioni è chiesto di mettersi in gioco.

In gioco, ma non da sole, sono forti di tutto quello che siamo e siamo stati. In inglese, per spiegare questo fatto che riguarda le nuove generazioni, si usa una bella espressione che è: "The sum of us" (traduci: la somma di noi, tutto ciò che siamo). Ecco perchè - anche un percorso di rinnovamento - non lo fanno solo i "nuovi", ma lo si fa assieme.

E così questo Venerdì alle 21 (Via Gaetano Tonini 25) non a caso saremo ospiti nei locali dello storico Circolo Ricreativo Operaio di San Giuliano Mare dove - come circolo PD- abbiamo organizzato un happening, un incontro per presentare Carlo alla comunità assieme al nostro candidato sindaco Andrea Gnassi.

Un video, un po' di musica e soprattutto molto confronto sul futuro del nostro territorio fuori e dentro i confini di San Giuliano.
Parleremo della nostra visione per Rimini con la convinzione che una nuova politica che parta anche da persone nuove possa fare la differenza.

A venerdì!

venerdì 8 aprile 2011

A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA

Come sappiamo bene tutti è in corso in queste ore una battaglia senza quartiere in Parlamento, per la prescrizione breve.

Nella Genesi dell'era Berlusconiana tante cose della nostra vita sono state inserite sotto la voce "a sua immagine e somiglianza". Ora il demiurgo, aiutato dalla sua schiera di santi avvocati e putti adoranti, sta cercando d'imporre quella più odiosa: 15.000 processi dalla truffa alla corruzione all'omicidio colposo, rischiano di essere cancellati a sua immagine e somiglianza.

In poche parole si tratta del principio che se sei incensurato per una volta chiudo un occhio. Se truffi basta che non lo fai più, se corrompi basta che sia la prima volta, se sei un omicida la prossima volta sta più attento. Va e non peccare più. Che cristianamente parlando ci sta. Ma sembra un po' opinabile per usare un eufemismo: prepariamoci al peggio anche perchè come insegna il vecchio sano tormentone del maxibon two gust is megl che one e non vorremo mai opporci all'antico dettame che non c'è due senza tre e così via...
Mah.

mercoledì 6 aprile 2011

EMERGENZA UMANITARIA



















Con la votazione di ieri alla camera qualcuno (tra le schiere dei soliti faziosi) ha eccepito addirittura la presenza al completo - per il voto - dell'intero governo.
"Pure Frattini", s'è sottolineato, che di grattacapi in questo momento ne ha.

Davvero i soliti faziosi. A questi comunisti da Castagnetti a Casini passando per Italo Bocchino, va spiegato che con l'aumento degli sbarchi a Lampedusa, aumentano del resto (a 44 secondo novella 2000) anche le amiche invitate alle cene del premier.

E quando l'emergenza è umanitaria non si sta a guardare il colore della pelle, il conto in banca, la messa in piega, il genere maschile o femminile dei coinvolti.

Si agisce e basta. E con la massima efficienza.
E siccome viviamo in uno stato di democrazia, per dimostrare che il parlamento non è piegato alle esigenze del premier e che anzi il dissenso come il consenso è il sale della democrazia, nelle prossime 48 ore verrà allestita una tendopoli a pochi chilometri da Rionero in Vulture sulle fonti del Bradano dove i manifestanti potranno manifestare in pace, anzichè accalcarsi come profughi davanti a montecitorio.

martedì 5 aprile 2011

…E FANNO LA DIFFERENZA

Obama si prepara al 2012 e ci regala il primo spot della sua lunga campagna appena iniziata. Non parla mai Obama, fa parlare i suoi supporter, in un video costituito da un sapiente montaggio di riflessioni in presa diretta.



Alla fine del clip ci colpisce questa frase detta da una delle donne protagoniste del video: "La politica sono persone che parlano ad altre persone, e che fanno la differenza".

Al di là dell'intento propagandistico dello spot, della visione obamiana della politica come segno di una nuova cittadinanza che i suoi detrattori definiscono tout court ormai come un clichè, non si può che essere d'accordo con questa affermazione. Di più: essere d'accordo senza sentirsi naïf.

Dietro quella semplice affermazione, non c'è altro che l'idea che ha mosso tre o quattro anni fa la nascita del Pd in Italia - oltre che, con sorti ben più favorevoli, l'ascesa di un senatore nero alla presidenza degli Stati Uniti.

L'abbiamo chiamato nuovo civismo, l'abbiamo identificato nel "contare"delle persone - fare la differenza partendo dal basso - ben sopra le cosiddette politics tradizionali dei partiti: questa era ed è l'aspirazione a cui tendiamo. Un percorso culturale infatti, più che politico e in contrapposizione - almeno - a quell'accezione weberiana - realista al limite del cinismo - che vede nella politica quasi solo l'aspirazione al potere e monopolio legittimo dell'uso della forza.

Un percorso più lungo, certo, ma ne vale la pena. Un percorso in cui non tutti i mezzi sono perseguibili perchè prima del risultato c'è il modo con cui si arriva: persone protagoniste per fare la differenza.

Non sempre come PD siamo riusciti ad avere questo coraggio al 100%, certo, ma la strada intrapresa è questa. Anche nei nostri territori è un segnale la tenacia nel sostenere prima e nel fare poi le primarie, ma pure la scelta dei candidati nei vari consigli delle amministrazioni sempre più affidata alla discussione nei circoli che al determinismo delle segreterie.

Per cui è proprio in virtù di un percorso ancora non compiuto, ma già intrapreso, che continuare ad affermare "Le persone protagoniste per fare la differenza", non solo non è naïf, ma è l'unica via percorribile per cambiare.

lunedì 4 aprile 2011

IL CENTRO SINISTRA DI CATTOLICA HA SCELTO CECCHINI


Ecco l'"ansa":
"Piero Cecchini con il 61% (1091) dei voti si è imposto sull'altro contendente, Alessandro Bondi (679 preferenze) e ora affronterà in campagna elettorale il centrodestra, guidato da Cono Cimino. Soddisfazione anche per l'alta affluenza, ben al di sopra delle primarie per l'ultima tornata elettorale."

Bene. Un buon inizio, si, ma lo avevamo già potuto constatare proprio giovedì scorso quando abbiamo avuto il piacere di assistere tra il pubblico all'ultimo dei 4 incontri di confronto organizzati per la campagna delle primarie cattolichine.
Ci ha favorevolmente stupito innanzitutto il numero di dibattiti avvenuti (4 in 10 giorni) e l'organizzazione della serata con domande libere dal pubblico dove i 2 candidati hanno potuto entrare spesso nello specifico di temi e problemi proposti da una platea attenta, ed è stato molto interessante vedere crescere - proprio a partire dal basso, dai problemi più stringenti e legati al territorio - le visioni della città che nelle sfumature ciascun candidato aveva. Visioni spesso e ovviamente con molti punti di collegamento, e del resto saldamente ancorate ad un programma già condiviso.

Cattolica, che esce da un periodo difficile, ha registrato anche un'affluenza superiore alle attese indice che la forza propulsiva del centrosinistra è viva e in grado di produrre un dinamismo addirittura superiore a quello registrato per la passata tornata di primarie.

Il segnale è un buon segnale, la scelta tra i due degnissimi concorrenti è una ottima scelta, gli ingredienti ci sono davvero tutti per una ripresa nel segno della partecipazione e della responsabilità.

sabato 2 aprile 2011

SANGUE BLU E TENDE BLU



















Il no alle tendopoli da parte delle regioni - a parte qualche affermazione fuoriluogo da parte dei presidenti leghisti - è un no di responsabilità che ancora una volta segna il passo su un governo ideologico e bloccato.

Cosa dicono le regioni (da sinistra a destra seppur con più o meno sfumature di senso)? Affermano di fatto questo:
a) che l'emergenza non può essere affrontata - nè da un punto di vista tecnico nè da un punto di vista "estetico" - con una strategia di tipo militare ivi comprese - se non per prime - dunque le tendopoli (Vendola)
b) che l'emergenza non può trovare soluzioni calate dall'alto e men che meno utilizzare formule (le tendopoli) che sono di fatto ghetti (che facilmente scivolano nel dimenticatoio) ad alta pressione esplosiva (Polverini)
c)che l'emergenza è umanitaria e che quindi si deve operare a 360° mettendo a frutto tutte le leggi e gli accordi europei e internazionali validi per tali tipi di emergenze: ergo uscire dall'angolo in cui la nostra politica estera è finita (Errani).

Detto ciò, perchè le tendopoli invece vanno bene al governo?
Vanno bene a certa propaganda che non punta a risolvere le situazioni dolorose e spinose come l'emergenza umanitaria che dobbiamo affrontare, ma piuttosto a fare azioni di marketing politico. Le abbiamo già viste sui tg le panoramiche sulle ordinate tende blu col logo del ministero degli interni, e contemporaneamente abbiamo visto i recinti da cantiere che le delimitano e le dita dei ragazzi magrebini aggrappate - un po'come dei confinati.

Risolvere la situazione oggi necessita di operare con serietà a 360°: applicare ad esempio le leggi europee per il ricongiungimento familiare (per cui gran parte delle persone migranti si ricongiuggerebbe con le proprie famiglie spesso oltralpe), operare di concerto con le associazioni di volontariato per distribuire sul territorio nazionale i profughi dando loro un'accoglienza più umana e meno impattante sulle piccole comunità locali, operare politicamente sui paesi di provenienza (questo sembra averlo però finalmente capito il premier che lunedì volerà a Tusini). Insomma gestire l'emergenza oggi significa farsi carico di un grosso problema e non di un'ennesima operazione di marketing politico (ma del resto l'han già fatto sulla pelle degli italiani - L'Aquila docet) o - peggio - non mettere in piedi un programma efficiente perchè la tensione può far comodo a qualcuno (perchè si è permesso di concentrare per settimane 15.000 migranti a lampedusa su una popolazione di 8.000 lampedusani?).

Ma questo il governo non lo fa, non lo può fare o non lo vuole fare, almeno per ora. Perchè? Una risposta c'è, ed è che il governo - ostaggio della lega - ci vuol far credere maldestramente che da un lato è efficiente nel gestire l'improvvisa emergenza (anzi "invasione", per usare una terminologia leghista) impiantando alcune tendopoli sul territorio nazionale dalla sera alla mattina, dall'altro che queste persone che vengono dall'altra parte del mediterraneo stanno più che bene nelle tendopoli: perchè non sono proprio come noi (e questo evidentemente con gran godimento della lega).
Insomma, non hanno il sangue blu, ma solo tende blu.

venerdì 1 aprile 2011

PRESCRIZIONE BREVE, VERGOGNA LUNGA